Vino: quest’anno la vendemmia non sarà abbondante

Vino, secondo la Coldiretti, quest’anno la vendemmia in alcune parti d’Italia si farà in Anticipo e purtroppo non sarà abbondante

Stando alle stime, il 2024 si preannuncia come un anno non particolarmente generoso per la produzione vinicola italiana. Domenico Bosco, responsabile vino di Coldiretti, ha condiviso con l’Adnkronos un’analisi preliminare della situazione che vede il settore vitivinicolo nazionale affrontare sfide significative a causa delle condizioni climatiche avverse.

Prodotto poco vino
Diminuisce la produzione di vino-Ansa-Notizie.com

Già dal 20 luglio, i primi grappoli di Pinot Grigio e Chardonnay sono stati raccolti in Sicilia, segnando l’inizio di una vendemmia che si estenderà fino alla metà di novembre con le uve tardive. Questo anticipo è sintomatico delle difficoltà che il settore sta incontrando a livello nazionale, con variazioni significative da regione a regione.

Problemi con la vendemmia: la siccità ha colpito fortemente il centro-sud

Le aree del centro e del sud Italia sono state particolarmente colpite da una siccità rilevante quest’anno. Questa carenza idrica ha portato a una diminuzione della produzione e a una raccolta anticipata. “Abbiamo una situazione… caratterizzata da una siccità importante”, ha dichiarato Bosco, evidenziando come questo fenomeno stia influenzando negativamente la quantità e la qualità della produzione vinicola nelle regioni più colpite.

Problemi con vendemmia e poco vino
Scarsa vendemmia quest’anno-Ansa-Notizie.com

Al contrario, nel nord Italia le problematiche sono state diverse. L’eccesso di pioggie durante la scorsa primavera ha causato problemi non indifferenti ai vigneti della zona, tra cui lo sviluppo imperfetto dei grappoli e l’emergere di fitopatie legate all’umidità come la peronospora. Tuttavia, queste condizioni non hanno portato a un anticipo della vendemmia come nel resto del paese. Nonostante le difficoltà climatiche affrontate in diverse parti d’Italia, la vendemmia si prospetta lunga oltre 100 giorni grazie alla biodiversità del paese che permette coltivazioni variegate sia in termini di tipologie di uve sia per periodi di maturazione. “In Italia dunque – sottolinea Bosco – la vendemmia è molto lunga”, un fattore che potrebbe aiutare ad ammortizzare parzialmente gli effetti negativi delle condizioni climatiche avverse su scala nazionale.

Quest’anno i viticoltori sembrano essere meglio preparati nella gestione degli eccessi idrici al nord Italia rispetto all’anno precedente; tuttavia, il vero problema rimane la siccità nelle regioni meridionali. Questo fenomeno non solo sta impattando negativamente sulla produzione attuale ma solleva anche preoccupazioni per i danneggiamenti futuri dovuti alla bassa lignificazione dei tralci. Sebbene ci sia ancora tempo prima dell’estrazione dei dati definitivi sulla vendemmia 2024 da parte di Coldiretti prevista per la prossima settimana, le anticipazioni fornite delineano uno scenario complesso dove clima ed eventi atmosferici giocano ruoli cruciali nel determinare l’esito finale della stagione vitivinicola italiana.

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