Segni di menzogna nell’intervista: la strategia dell’influencer

La criminologa Anna Vagli analizza il linguaggio del corpo della Boccia: “Indizi inconsapevoli di una strategia ben precisa”.

Maria Rosaria Boccia è diventata un volto noto al pubblico per il suo coinvolgimento in un caso mediatico complesso. La sua storia, discussa ampiamente in tv e sui giornali, l’ha resa oggetto di indagini approfondite, non solo dal punto di vista giudiziario, ma anche mediatico.

La Boccia nelle sue interviste
Tutti i segreti e tutte le curiosità delle interviste alla Boccia Notizie.com foto ig: @mariarosariabocciaofficial

 

La recente intervista di Maria Rosaria Boccia a La7 ha catalizzato l’attenzione non solo degli spettatori, ma anche di numerosi esperti del settore, che hanno osservato con interesse le sue parole e il suo comportamento. Tra questi, la criminologa Anna Vagli, specializzata nell’interpretazione del linguaggio del corpo, ha esaminato con particolare attenzione i gesti, le microespressioni. Elementi che rivelano più di quanto non sia stato detto verbalmente, offrendo spunti di riflessione che potrebbero essere sfuggite ai non addetti ai lavori.

Maria Rosaria Boccia: al centro dell’attenzione mediatica

Maria Rosaria Boccia, al centro dell’attenzione mediatica per una vicenda controversa, è stata recentemente intervistata da La7. Durante l’intervista, la criminologa Anna Vagli, esperta in linguaggio del corpo, ha rilevato diversi segnali che suggeriscono la presenza di una strategia dietro le parole della Boccia.

Bufera Sangiuliano Boccia e la psicologia a contorno
Il caso Boccia Sangiuliano e le strategie di comunicazione a contorno Notizie.com foto Ansa

 

“Segni di menzogna e strategia”. Durante l’intervista, secondo l’esperta, Maria Rosaria Boccia avrebbe mostrato più volte gesti rivelatori di nervosismo e possibili menzogne. “Ho notato il segno della menzogna in più occasioni”, ha spiegato Anna Vagli a Leggo. “I movimenti delle mani, la posizione del corpo e la scelta delle parole tradiscono un certo disagio, come se ci fosse una storia non raccontata completamente”.

La criminologa ha evidenziato che il linguaggio del corpo della Boccia sembra far parte di una strategia studiata. “Non si tratta di casualità”, continua Vagli, “ma di un insieme di segnali che indicano una narrazione calcolata. Alcuni atteggiamenti inconsapevoli parlano di una volontà di gestire la percezione del pubblico in un certo modo, lasciando in ombra dettagli importanti”.  L’analisi nell’intervista solleva ulteriori dubbi e curiosità sulla sua vicenda, portando l’attenzione su quello che non viene detto esplicitamente. Mentre le indagini continuano, il linguaggio del corpo di Maria Rosaria Boccia sembra suggerire che ci sia molto più sotto la superficie.

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