Una donna è stata arrestata per aver ucciso sua madre colpendola ripetutamente alla testa con un manubrio, il motivo è sconosciuto
Nelle scorse ore la polizia di Nagoya, capoluogo della prefettura giapponese di Aichi in Giappone, ha arrestato Michiko Sasaki, una donna di 57 anni, che è stata accusata di aver ucciso sua madre, Kumiko Sasaki, di 82 anni, colpendola ripetutamente alla testa con un oggetto contundente. Secondo quanto riportato dai media locali, l’incidente sarebbe avvenuto nella sera del 5 settembre, intorno alle 20:00, dentro l’appartamento in cui le due donne vivevano insieme da anni. Le autorità hanno reso noto alla stampa che l’arma utilizzata per l’aggressione era un manubrio in ferro del peso di circa 2 chili.
L’incidente, in principio passato inosservato, è venuto alla luce solo il giorno seguente, quando Michiko Sasaki si è presentata di sua spontanea volontà alla stazione di polizia di Nagoya. Lo scorso sabato la donna avrebbe confessato ai poliziotti di aver ucciso sua madre, colpendola ripetutamente alla testa e affermando ai poliziotti: “Ho colpito mia madre, che vive con me, alla testa con un manubrio“. Dopo la sua confessione, le forze dell’ordine si sono subito presso l’abitazione delle due donne. Qui hanno trovato Kumiko sdraiata al letto, con ferite gravissime all’altezza della testa. Sul posto si sono recati anche i soccorsi medici, ma non hanno potuto far altro che dichiarare il decesso della donna.
L’arresto è scattato nell’immediato dopo aver rapidamente indagato su quanto avvenuto, alla ricerca di conferme. Nonostante la sua confessione, però, fino a oggi la donna non ha spiegato nulla in merito al movente che possa averla portata all’omicidio. In questo senso, la polizia ha avviato delle indagini per cercare di chiarire le possibili dinamiche e le motivazioni che hanno portato a questo tragico evento. I vicini, interrogati dalle autorità, hanno descritto la famiglia come tranquilla, senza segnalare nessun episodio di conflitto tra la madre e la figlia prima di questo drammatico evento.
In Giappone non si tratta del primo caso di omicidio in famiglia. Questi spesso sono legati a delle tensioni dovute alla convivenza troppo lunga tra più. Molti sono gli anziani che vivono con i propri figli adulti, a volte creando in queste situazioni di stress psicologico. Per quanto riguarda però questo caso, i motivi restando tutt’ora ignoti e rimangono molti interrogativi su cosa abbia spinto Michiko a compiere un gesto così violento. Il caso sta suscitando preoccupazione e sgomento tra i residenti locali e nelle comunità più ampie, mentre le autorità continuano a lavorare per comprendere meglio cosa sia accaduto all’interno di quella casa la notte del 5 settembre.