Un uomo di 28 anni di origine araba è stato arrestato a Milano per istigazione a delinquere con finalità di terrorismo
Un’importante operazione di prevenzione contro il terrorismo è stata messa a segno oggi dalle unità investigative italiane nei confronti di un uomo di origine arabe che, dalla fine del 2023, aveva continuato a pubblicare su dei profili social continue minacce dai toni sempre più duri a membri di governo sia italiani che esteri, con chiari riferimenti anche alla premier Giorgia Meloni e al Ministro degli interni Matteo Salvini.
Sin dalle ore successive all’attacco di Hamas a Israele dell’ottobre scorso, è scattato in Italia il rafforzamento degli obiettivi sensibili per il “rischio emulazione”, come misura preventiva presa dalla premier Meloni. Solo nella Capitale i presidi monitorati sono oltre 4mila, ma da Nord a Sud l’intelligence si è subito messa a lavoro per sgominare eventuali cellule con “foreign fighters” e proteggere i luoghi considerati più a rischio.
Innalzata l’allerta terrorismo
Il livello di allerta contro possibili minacce di attentati terroristici nel nostro paese era cresciuta già nel febbraio 2022 con l’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina e poi con l’ondata eccezionale di sbarchi di migranti. Il monitoraggio dell’intelligence si era concentrato sia sui centri d’accoglienza sia su immigrati da tempo in Italia, ma a rischio radicalizzazione. Poi l’attentato di Hamas contro Israele ha fatto si che si stringessero ancora di più le maglie del filtraggio di ogni informativa ritenuta importante per la sua pericolosità. Ecco perchè oggi con un’ordinanza restrittiva è stato arrestato a Milano El Mahdi Tbitbi, 28 anni, con accuse pesantissime: istigazione a delinquere con finalità di terrorismo. L’uomo ha pubblicato sui social vari filmati dove inneggia alla rivolta palestinese, dichiarandosi un mujahidin pronto ad andare a combattere per sostenere la causa palestinese, rivolgendo continue e ripetute minacce a molti capi di stato e membri di governo sia italiani che stranieri, prendendo soprattutto di mira nel suo delirio, la premier Giorgia Meloni.
Minacce di una malvagità inaudita
Un delirio di onnipotenza e di minacce continuo quello che l’uomo di origine araba aveva continuato a pubblicare sui social che, dopo essere stati monitorati per alcuni mesi, ha portato il gip Lorenza Pasquinelli a emettere un mandato di arresto. “Le pubblicazioni social assumono carattere costante di manifestazione di idee estremiste e di toni inquietanti e minacciosi, nonché compaiono anche i primi contenuti e le prime immagini relativi all’utilizzo di armi”, c’è scritto nell’ordinanza emessa nei confronti di Tbitbi, arrivato in Italia come un mediatore culturale e interprete di lingua araba all’interno di comunità di accoglienza per minori stranieri non accompagnati. Messaggi video che nel tempo si sono anche intensificati alzando però il tiro delle minacce. Infatti questa volta in un video arriva a menzionare il profilo ufficiale della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il profilo ufficiale del leader M5S Giuseppe Conte, scrivendo: “Fra un mese, io vado spero per sempre. Siate pronti alla guerra”, per poi continuare “prometto la malvagità che non hai mai visto nemmeno nei film”. In un ultimo video se la prende anche con il Ministro degli Interni Salvini annunciando anche per lui “tempi brutti”.