Il noto tributarista entra a gamba tesa sull’Isee e denuncia i metodi per abbassare valore e aggirare controlli: ‘è un ‘colabrodo’,
Il sistema Isee, Indicatore della Situazione Economica Equivalente, è diventato un vero e proprio “colabrodo” per le agevolazioni statali. Secondo l’avvocato Gianluca Timpone, tributarista di riferimento, sono sempre più diffusi i metodi per abbassare artificialmente il valore dell’Isee e aggirare i controlli dello Stato. Questa pratica permette di accedere indebitamente a una serie di benefici economici destinati ai cittadini meno abbienti.
Tra le tecniche più comuni per ridurre il valore dell’Isee vi è l’uscita dal nucleo familiare o lo spostamento della residenza o del domicilio. Queste azioni hanno l’effetto di escludere determinati redditi dal calcolo dell’indicatore. Altre strategie includono l’inserimento nel nucleo familiare di persone senza reddito, la riduzione della giacenza media sui conti correnti o il ritardo nell’incasso delle fatture per i lavoratori autonomi. Queste manovre mirano a presentare una situazione economica meno solida rispetto alla realtà.
ISEE: Le conseguenze dei controlli da parte delle autorità
Nonostante la crescente diffusione di informazioni che rende più difficile eludere i controlli, l’Inps dispone ora di maggiori dati per verificare la veridicità delle dichiarazioni Isee. In caso di utilizzo indebito dei benefici legati a un Isee non reale, gli individui possono essere soggetti a verifiche fiscali e finanziarie da parte dell’Agenzia delle Entrate o della Guardia di Finanza. Le sanzioni previste comprendono il recupero dei benefici ottenuti indebitamente e sanzioni pecuniarie significative.
Alterare artificialmente la propria situazione reddituale e patrimoniale può portare anche a conseguenze penali. Il reato in questione è quello di falso ideologico, punibile con la reclusione da 2 a 6 anni secondo l’articolo 483 del Codice Penale italiano.
L’introduzione dell’Isee precompilato aveva lo scopo di sfruttare le informazioni già in possesso delle autorità finanziarie per rendere il sistema più trasparente ed equo. Tuttavia, anche questi dati possono essere manipolati. Secondo Timpone sarebbe necessario trovare soluzioni che si basino sull’effettiva ricchezza degli individui, magari definendo soglie d’accesso alle agevolazioni o periodi temporali più lunghi su cui valutare la situazione economica dei contribuenti.
A differenza dell’Italia, paesi come gli Stati Uniti, la Svezia e la Francia adottano sistemi basati sulla fiducia tra Stato e contribuente con sanzioni significative applicate in caso di dichiarazioni non veritiere. Questa differenza mette in evidenza la necessità per l’Italia di rivedere il proprio approccio all’Isee al fine di garantire che le agevolazioni raggiungano effettivamente chi ne ha bisogno senza essere sfruttate impropriamente.