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Caos supplenze nelle scuole italiane: ecco l’algoritmo che non funziona
Published by
Tania Guaida
2 mesi ago
Docenti con punteggi elevati esclusi dalle assegnazioni, mentre le scuole rischiano di non poter garantire l’inizio delle lezioni.
L’inizio dell’anno scolastico in molte scuole italiane è stato segnato da un profondo disordine legato all’assegnazione delle supplenze, con migliaia di insegnanti lasciati senza incarico, nonostante abbiano punteggi alti nelle graduatorie. La causa di questo caos sembra essere l’algoritmo utilizzato per la distribuzione delle cattedre, descritto da molti docenti e sindacati come una sorta di “roulette russa”, che non solo non premia il merito, ma compromette anche il regolare avvio delle lezioni.
Con migliaia di insegnanti in bilico e scuole che rischiano di rimanere senza il personale necessario, il problema dell’algoritmo delle supplenze rappresenta un’emergenza che va risolta al più presto. L’avvio regolare delle lezioni è a rischio, e la fiducia dei docenti e delle famiglie nella gestione scolastica ne risente profondamente.
Scuole e supplenze: l’algoritmo sotto accusa
L’algoritmo, implementato per automatizzare l’assegnazione delle supplenze, sembra non rispettare le graduatorie in maniera coerente, generando confusione e frustrazione tra gli insegnanti. Molti di loro, pur avendo punteggi elevati e anni di esperienza, si sono visti scavalcare da colleghi con meno titoli. Alcuni istituti, nel frattempo, restano a corto di personale, rischiando di non riuscire a garantire la continuità didattica.
Numerosi insegnanti hanno denunciato il sistema, accusando l’algoritmo di operare in modo arbitrario. “È assurdo – racconta un docente escluso – ho il massimo punteggio, ma l’algoritmo ha assegnato l’incarico a colleghi con minore esperienza”. Le segnalazioni di questo genere si moltiplicano in diverse regioni d’Italia, rendendo ancora più evidente il fallimento del sistema automatizzato.
L’incertezza nelle assegnazioni rischia di compromettere l’inizio dell’anno scolastico. Alcuni istituti, già sottodimensionati per quanto riguarda il personale, potrebbero dover rinviare l’inizio delle lezioni o avviare l’anno con classi scoperte. I presidi si trovano in una situazione critica, in cui l’efficienza del sistema di assegnazione delle supplenze diventa fondamentale per il regolare svolgimento delle attività didattiche.
I sindacati della scuola stanno chiedendo una revisione immediata del sistema, sottolineando la necessità di un approccio più trasparente e meno vincolato a una procedura automatizzata che non tiene conto delle competenze reali degli insegnanti. “L’algoritmo – commentano i rappresentanti sindacali – non è in grado di valutare l’importanza della continuità didattica e del merito. Serve una soluzione che tuteli i docenti e garantisca la qualità dell’insegnamento”.