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Lega e Fratelli d’Italia mettono gli occhi sulla FIGC: ecco il perché

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Tania Guaida

Lega e Fratelli d’Italia cercano di conquistare la guida della FIGC, attualmente presieduta da Gabriele Gravina. Inizia la battaglia politica per il controllo del calcio italiano.

Lega e Fratelli d’Italia puntano la loro attenzione sulla FIGC, in quella che sembra essere una strategia per conquistare il controllo della Federazione Italiana Giuoco Calcio, attualmente presieduta da Gabriele Gravina.

Figc: cosa succederà alle prossime elezioni 2025? Notizie.com foto Ansa

Il mondo politico e quello sportivo si intrecciano nuovamente, con i partiti della maggioranza che mirano a influenzare uno degli organismi più importanti del calcio italiano. Nonostante Gravina mantenga ancora stretto e deciso il suo ruolo, si delinea uno scenario di tensione e cambiamento ai vertici del calcio nazionale.

Continuerà Gravina oppure il governo si appresterà a dominare il calcio?

Si dice sempre che cambiare è importante, in tutte le cose e per diverse ragioni. Veniamo al nostro tema caldo di attualità. Una cosa è certa: l’ostilità del governo verso Gravina. Il centrodestra è sul pezzo e già ci sono nomi in circolo su quello che sarà il futuro del pallone. La Figc andrà alle urne a inizio 2025, prima andranno al voto le componenti poi i Comitati regionali della Lega Dilettanti. Circa quest’ultima, le mosse strategiche sono state già attivate per centrare obiettivi già prestabiliti.

Il calcio, il dopo Gravina e le politiche Notizie.com foto Ansa

Tramati è il nome appoggiato dai Meloniani. Ma non solo, diversi sono i nominativi pensati. Il centrodestra si vuole ben rappresentare. Così, nella lista di Tramati si trovano diverse personalità del centrodestra, tra cui Pierpaolo Marcuzzi e Matteo Achilli.  Dalla Lega proviene anche il nome di Antonio Giammusso, consigliere a Civitavecchia.

Un’altra regione da attenzione è la Lombardia che, ad oggi, conta il Comitato regionale più grande. Ed è qui che tra incertezze e dubbi, si attendono i risultati, di una zona “delicata”. Nei Comitati rimane incertezza, ai piani alti della Lega Dilettanti sembra tutto scontato invece. Addirittura la figura di Abete è messa in dubbio, lui si che è accanto a Gravina.

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