Dopo il dibattito sull’immigrazione, ripartono i controlli alla frontiera che in queste ore hanno portato ai primi arresti di trafficanti
Lunedì le strade verso la Germania potrebbero essere insolitamente trafficate. A lanciare l’avvertimento è stato ieri mattina l’ANWB. Questo a causa dei controlli alle frontiere che la Germania sta reintroducendo e che hanno come obiettivo, dichiarato, quello di tener lontani terroristi e migranti illegali. Proprio durante questi controlli, già nella giornata di ieri nella zona limitrofa ai Paesi Bassi sono stati catturati diversi presunti trafficanti di droga, secondo quanto riportano i media locali. Una delle auto coinvolte avrebbe eluso i controlli sulla A30 nei pressi di Bad Bentheim, riuscendo a fuggire.
Questi sono stati, però, poi fermati nei pressi di Rheine, nello stato della Renania Settentrionale-Vestfalia, quando si è scoperto che avevano dell’hashish nel bagagliaio. I controlli alle frontiere sono la conseguenza di un acceso dibattito sull’immigrazione in Germania, nato dopo l’aggressione mortale di un richiedente asilo siriano nella città di Solingen. Venerdì il ministro tedesco delle Infrastrutture Barry Madlener ha fatto sapere che le attese sono che i controlli possano causare “qualche disagio sulla strada. Queste indagini si svolgeranno a campione casuale, non secondo una logica rigida.
Intorno a questi controlli non manca la sfiducia. Il pittore Ricardo Breuker di Nijmegen, intervenuto ai media olandesi, si è espresso così: “Se vuoi andare in Germania con cattive intenzioni, puoi facilmente aggirare i posti di frontiera ufficiali. Se vedete un controllo sulla Hauptstrasse, potete svoltare cinque metri prima del confine, dirigervi verso Groesbeek ed entrare in Germania attraverso lo Smokkelpad, per esempio. Quello non è un vero confine ma solo una piccola strada. E ci sono numerose opzioni lungo tutto il confine. Sarebbe troppo costoso e impegnativo allestire tutti i posti di blocco lì”.
Particolarmente controllato è il confine con il Belgio. Questo è lungo circa 160 chilometri, con i principali valichi di frontiera che sono individuati tra Eynatten lungo la A3 Liegi-Aquisgrana e Steinebruck, lungo la E42 in direzione Magonza. La polizia federale belga ha confermato domenica che negli ultimi giorni ci sono stati stretti contatti con i colleghi tedeschi riguardo a possibili controlli alle frontiere, anche se per il momento i punti restano ignoti. Secondo Gleixner sono soprattutto le autovetture a dover essere sottoposte al controllo passaporti. “Sappiamo che le persone indesiderate entrano in Germania principalmente in questo modo. Ma ciò non significa che non sia mai il turno dei camion o dei furgoni. Può succedere sempre e ovunque. In alcuni posti, forse per giorni di seguito”. Questi controlli alle frontiere dovrebbero durare circa sei mesi, ma la decisione finale spetterà al governo tedesco.