Il mondo del calcio piange Totò Schillaci. L’attaccante che ha fatto impazzire tutta Italia si è spento a 59 anni dopo una lunga malattia
Con i suoi gol ha fatto impazzire l’Italia ed ora è tutto il Paese a piangerlo. Totò Schillaci si è spento all’età di 59 anni dopo una malattia. Le sue condizioni si erano aggravate nei giorni scorsi e poco fa la notizia di una morte che ha lasciato senza parole non solo gli appassionati di calcio.
Sono stati giorni di preghiera e di vicinanza alla famiglia del bomber siciliano. Dopo il ricovero avvenuto nei primi giorni di settembre, dall’ospedale arrivano notizie positive. Schillaci reagiva molto bene alle cure e questo lasciava sperare in un decorso positivo. Poi nelle scorse ore la notizia che nessuno si aspettava: un nuovo peggioramento del quadro clinico. E questa volta Totò non è riuscito a vincere la sua battaglia.
Chi era Salvatore ‘Totò’ Schillaci
Nato a Palermo il 1° dicembre 1964, Salvatore Totò Schillaci ha iniziato a giocare a calcio sin da piccolissimo nella sua città. L’esordio tra i professionisti, però, non è arrivato con la maglia dei rosanero, ma con il Messina. I giallorossi non solo hanno permesso all’attaccante di diventare calciatore, ma nella sua lunga militanza in riva allo Stretto (sette stagioni) è riuscito a mettersi in mostra e diventare il bomber che tutti noi conosciamo. Il merito è anche degli allenatori che ha avuto e tra questi spiccano nomi come Franco Scoglio e Zdenek Zeman.
Nel 1989 a sorpresa la chiamata della Juventus. Con i bianconeri sin dalla prima stagione fu protagonista contribuendo alla vittoria della Coppa Italia e della Coppa Uefa. Prestazioni che lo hanno iniziato anche ad attirare l’attenzione del ct Vicini tanto da inserirlo nella lista per il Mondiale di casa. Una competizione iridata che ha visto Totò-Gol protagonista con il titolo di capocannoniere e miglior giocatore della competizione oltre che la medaglia di bronzo con gli azzurri. 1990 che è stato un anno magico per l’azzurro visto il secondo posto nella corsa al Pallone d’Oro alle spalle di Lothar Matthaus.
Altre due stagioni con la Juventus e poi il trasferimento all’Inter. Biennio in nerazzurro con sole 30 presenze e 11 reti e la decisione di trasferirsi allo Jubilo Iwata. Una volta appesi gli scarpini al chiodo, Schillaci non ha abbandonato il calcio gestendo per 23 anni una scuola a Palermo dove molti ragazzi sono riusciti ad arrivare al professionismo. Allo stesso tempo è diventato anche un volto noto in televisione con la partecipazione a diversi reality come L’Isola dei Famosi e Pechino Express.
La moglie e i figli
Schillaci si è sposato due volte: prima con Rita e poi con Beatrice e ha tre figli. Nessuno di loro ha deciso di intraprendere la carriera del padre. Discorso diverso per il cugino Antonio Maurizio e per il nipote Francesco Di Mariano, entrambi calciatori come il fratello minore di Totò Giuseppe.
La morte
Nella giornata di oggi, mercoledì 18 settembre 2024, la notizia della morte. Totò aveva scoperto negli anni scorsi di avere un tumore al retto (una parte del colon ndr) che nel giro di poco tempo è diventato metastatico. Nei giorni scorsi a complicare la situazione anche una brutta polmonite.
Un quadro clinico che ha portato i medici a ricoverarlo d’urgenza. Le condizioni sembrano migliorare, ma in queste ultime ore un nuovo peggioramento che ha portato al decesso. Totò-gol oggi non c’è più, ma le sue giocate e le sue reti resteranno nella mente di tutti.