Fa impressione il modo in cui resti di ghiaccio dopo aver tolto la vita alla mamma: prende il telefono e manda dei messaggi
Un video agghiacciante mostra l’atteggiamento indifferente di una ragazza sospettata di omicidio. Originaria del Mississippi, le immagini mostrano come dopo aver presumibilmente sparato e ucciso la madre, la giovane si mette serenamente a inviare messaggi al cellulare. Le riprese della videosorveglianza della cucina mostrate durante il processo per l’omicidio commesso dalla quindicenne Carly Gregg, hanno catturato i momenti precedenti e successivi al presunto omicidio di sua madre, Ashley Smylie, avvenuto lo scorso 19 marzo. Gregg aveva ancora 14 anni quando avrebbe usato una pistola 357 Magnum per spararle. Le strazianti riprese evidenziano Gregg che nasconde qualcosa dietro la schiena e si dirige verso la sua camera da letto, pochi istanti prima che si sentano tre colpi di pistola.
Dopo il presunto omicidio, Gregg viene vista mentre torna spensierata in cucina e si siede. Durante il processo, i pubblici ministeri hanno fatto sapere che l’allora quattordicenne ha mandato un messaggio al suo patrigno, Heath Smylie, nel tentativo di attirarlo a casa e tendergli un’imboscata. Quando l’uomo martedì si è presentato in tribunale, ha raccontato che quando ha aperto la porta della cucina: “La pistola mi è sparato verso la faccia prima ancora che la porta fosse spalancata di sette o dieci centimetri, e da quel momento in poi tutto è successo molto velocemente. La pistola mi è balenata in faccia. È esplosa altre due volte, ma la mia mano era sulla pistola dopo il primo colpo, e l’ho strappata a Carly“.
La decisione del tribunale
Heath è stato colpito alla spalla. Nel corso della sua testimonianza davanti al giudice ha raccontato che: “Era terrorizzata urlava così forte come se avesse visto un demone. Sembrava che fosse terrorizzata. Urlava come una furia, spaventata, come se avesse visto un demone o qualcosa del genere“. Nelle dichiarazioni di apertura di lunedì, il procuratore distrettuale assistente della contea di Rankin, Kathryn White Newman, ha affermato che Ashley Smylie, un’insegnante della Northwest Rankin High School, dove studiava sua figlia, quel giorno aveva saputo da un amico di Gregg che stava fumando marijuana.
Quando sono tornati a casa ha trovato delle sigarette elettroniche nella camera da letto di sua figlia. Gregg è stato accusata di omicidio, tentato omicidio e manomissione delle prove. Secondo il Clarion Ledger, la giovane avrebbe respinto un accordo di patteggiamento che le avrebbe imposto una pena detentiva di 40 anni. I suoi avvocati stanno tentando di ottenere uno sconto di pena, presentandola come una ragazza incapace di intendere e di volere.