Un uomo, ex poliziotto, è stato arrestato con l’accusa di essersi masturbato in pubblico davanti a una fermata dell’autobus
Un uomo sulla sessantina di Landen rischia 20 mesi di prigione con il rinvio della libertà vigilata con l’accusa di atti osceni in luogo pubblico. Questo, infatti, si sarebbe masturbato più volte in pubblico. La testimonianza è arrivata da 3 ragazzi minorenni, tra questi una ragazza di 17 anni. Quest’ultima, infatti, lo scorso 2 settembre 2023 avrebbe informato la polizia perché aveva visto il sospettato masturbarsi alla fermata del tram ‘Beek’ a Wezembeek-Oppem. “Fortunatamente la giovane donna ha avuto il coraggio di scattargli una foto“, ha fatto sapere la procura, con una nota destinata alla stampa.
Dopo la chiamata alle forze dell’orine, le autorità sono accorse subito sul posto arrestando l’uomo sulla sessantina. Stando a quanto scrivono i media locali, sarebbe stato scoperto che l’uomo era consueto andare in quel posto, seppur distante dalla sua residenza, trasformandolo in un suo punto di riferimento dove trovare un’assurda soddisfazione sessuale. “Niente telecamere e pochi passanti. Ideale per lui“, ha detto la procura descrivendo con queste parole l’area dove era soli recarsi. Anche gli stessi testimoni lo avevano visto lì tre settimane prima, come ha sostenuta Lieve Chrispeels: “In quel periodo anche altri due giovani si erano confrontati con l’uomo. Uno di quei giovani lo aveva chiaramente filmato“.
Solo dopo l’arresto, quando è stata svelata la sua identità, si è poi scoperto che l’uomo incriminato era un ispettore di polizia. Ancora Chrispeels ha confessato ai media della zona che: “Quindi avrebbe dovuto sapere meglio, soprattutto quanto questo possa essere traumatico per vittime così giovani” – per poi continuare aggiungendo – “Secondo lo psichiatra il rischio di recidiva è piuttosto basso. Il rapporto del tribunale mostra anche che è rimasto scioccato dal suo stesso comportamento e ha rispettato tutte le condizioni. Chiedo una pena detentiva di due anni con sospensione della libertà vigilata”.
Ora la palla passa alla difesa, che avrà il compito di scagionare dalle accuse il propri assistito, dimostrando che quanto narrato non sia realmente mai avvenuto. In caso contrario, i legali potrebbero limitarsi a spingere l’uomo ad affermare di aver sbagliato e scusarsi, come avvenuto nelle scorse ore con queste parole: “Mi rendo conto di aver commesso un errore e sono pronto ad assumermi la responsabilità. Continuo a lavorare su me stesso”. Intanto, non resta che attendere la sentenza. La data indicata dai media belgi è quella del 21 ottobre, quando la corte sarà chiamata a esprimersi sulle prove che verranno presentate in tribunale dall’accusa e decretare, così, la pena.,