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Cronaca

Morbillo, è impennata nel numero di casi | Il problema è che può uccidere

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Le statistiche parlano di un amento di contagi da morbillo e la cosa che preoccupa davvero è che, in età adulta, è una malattia potenzialmente fatale.

Il morbillo torna a preoccupare l’Italia con un’impennata nei casi registrati, evidenziando le conseguenze potenzialmente letali della malattia, soprattutto tra gli adulti. Secondo i dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), dal primo gennaio al 31 agosto sono stati segnalati 864 casi di morbillo, con un’incidenza di 22 per milione di abitanti. Questo rappresenta un aumento esponenziale rispetto agli anni precedenti, sottolineando una crescente preoccupazione tra gli esperti sanitari.

Il morbillo è molto contagioso (e pericoloso, in età adulta) – notizie.com

Giovanni Maga, direttore del dipartimento di Scienze biomediche del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha dichiarato alla “Stampa” che il morbillo è uno dei virus più contagiosi conosciuti, superando in questo influenza e Sars-Cov-2. La sua elevata capacità di diffusione rende possibile lo sviluppo rapido di focolai epidemici. Questo aspetto sottolinea l’importanza delle misure preventive e della vaccinazione per contenere la diffusione della malattia.

Morbillo, è una vera epidemia: tutto quello che c’è da sapere (anche sul vaccino)

L’Abruzzo si distingue per avere registrato l’incidenza più alta a livello nazionale, con 52 contagi per milione di abitanti. Complessivamente sono state 17 le regioni italiane colpite da casi di morbillo dall’inizio dell’anno; otto tra queste hanno concentrato oltre il 90% dei casi totali segnalati.

La popolazione adulta emerge come particolarmente vulnerabile al morbillo. Molti ultra trentenni in Italia non hanno mai avuto contatti con il virus né attraverso la malattia né mediante la vaccinazione. Fino al 2017 il vaccino contro il morbillo non era obbligatorio e ciò ha lasciato una fascia significativa della popolazione senza protezione adeguata contro il virus.

Il morbillo non va sottovalutato: può portare a gravi complicazioni specialmente negli adulti oltre i sessant’anni che presentano altre patologie preesistenti. Tra le categorie più a rischio vi sono anche bambini sotto i cinque anni, donne in gravidanza e persone con deficit immunitario.

Dall’analisi dell’ISS emerge che l’età media dei contagiati è intorno ai trent’anni; oltre la metà degli infetti appartiene alla fascia d’età adolescenziale o giovane adulta mentre quasi un quarto supera i quarant’anni. L’incidenza maggiore si registra tuttavia nei bambini sotto i cinque anni d’età – troppo piccoli per essere vaccinati – evidenziando così una vulnerabilità particolare in questa fascia d’età.

Le complicanze osservate vanno dall’aumento delle transaminasi (epatite) alla polmonite; si segnala anche un caso grave di encefalite in un giovane adulto non vaccinato.

Queste informazioni rafforzano ulteriormente l’appello degli esperti verso una maggiore copertura vaccinale come strumento primario nella prevenzione del morbillo e delle sue potenziali conseguenze gravi sulla salute pubblica.

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