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Tecnologia

Pezzotto, adesso chi lo usa è davvero nei guai: multe fino a 5000 euro (e arrivano in automatico)

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Usi il pezzotto per guardare il calcio in tv? Dovresti smettere subito (e non solo per le pur validissime implicazioni etiche).

La stagione calcistica è appena ripartita e con essa si rinnova la lotta contro la pirateria digitale. Una novità importante riguarda tutti coloro che sono soliti seguire le partite di calcio attraverso sistemi di streaming illegale, comunemente noti come “pezzotti”. Grazie a un nuovo protocollo d’intesa tra la Procura della Repubblica e la Guardia di Finanza, infatti, ora è possibile applicare delle multe in modo automatico a chi viene sorpreso a fruire di questi servizi pirata. Il commissario dell’autorità garante Massimiliano Capitanio ha annunciato che le sanzioni saranno immediate e potranno variare da un minimo di 150 euro fino ad arrivare ai 5mila euro.

Multe fra 150 e 5000 euro per chi usa il pezzotto – notizie.com

Il cuore della strategia anti-pirateria si basa sull’utilizzo del Piracy Shield, uno strumento avanzato capace di individuare e bloccare gli indirizzi IP attraverso i quali vengono trasmessi contenuti protetti da diritto d’autore senza le necessarie autorizzazioni. Questa piattaforma, attiva dal primo febbraio dell’anno corrente, rappresenta una vera e propria spina nel fianco per gli utilizzatori delle IPTV pirata. Il sistema sfrutta un protocollo TCP/IP per consentire la visione dei canali televisivi online bypassando eventuali restrizioni geografiche o criptazioni legate ai diritti TV.

Pezzotto e streaming illegali, i numeri di una vera e propria guerra

I risultati ottenuti finora parlano chiaro: nelle sole prime due giornate del campionato di Serie A sono stati bloccati ben 1.000 FQDN (Fully Qualified Domain Name) e 500 indirizzi IP associati alla trasmissione illegale delle partite. Questi numeri non solo testimoniano l’efficacia del Piracy Shield ma indicano anche una crescente determinazione nell’affrontare il fenomeno dello streaming illegale. Secondo quanto riportato dal commissario AGCOM Massimiliano Capitanio, l’efficienza del sistema è garantita dalla collaborazione stretta con le piattaforme legali di streaming e gli operatori telefonici.

Mentre la tecnologia continua a evolversi offrendo nuove opportunità per accedere ai contenuti digitali, altrettanto fanno i sistemi volti a proteggere i diritti d’autore e garantire che gli spettacoli sportivi possano essere fruiti nel rispetto della legge. La nuova politica delle multe automatiche rappresenta un ulteriore passo avanti nella lotta alla pirateria digitale: un monito severo per coloro che ancora pensano di poter eludere impunemente le regole dello streaming legale.

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