La decisione controversa del ministero dei Trasporti di intitolare l’aeroporto di Milano Malpensa a Silvio Berlusconi fa ancora discutere (e si va verso il passo indietro).
La scelta del ministero dei Trasporti di intitolare l’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi ha sollevato un polverone di polemiche e contestazioni. Questa decisione, presa in tempi accelerati e senza il coinvolgimento delle amministrazioni locali o della SEA, la società che gestisce l’aeroporto, ha suscitato non poco stupore e malcontento tra i comuni dell’area circostante. Il capogruppo regionale del Partito Democratico, Pierfrancesco Majorino, ha definito l’atto come “grottesco e inutilmente divisivo“, sottolineando la mancanza di una consultazione adeguata con le parti interessate.
In risposta a questa decisione unilateralmente presa dal governo centrale, venerdì la giunta comunale di Milano, guidata dal sindaco Beppe Sala e appartenente al centrosinistra, ha approvato una delibera per presentare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) contro l’intitolazione dell’aeroporto a Berlusconi. Questa mossa rappresenta un chiaro segnale di dissenso da parte della città metropolitana nei confronti delle modalità con cui è stata gestita l’intitolazione. Il sindaco Sala ha espresso incertezza riguardo alle tempistiche per il deposito del ricorso ma si prevede che possa avvenire già nella settimana successiva all’approvazione della delibera.
La battaglia legale intrapresa dalla città di Milano non si presenta isolata. Altri comuni situati nell’area immediatamente adiacente all’aeroporto hanno manifestato la loro intenzione di partecipare al ricorso contro l’intitolazione dell’aeroporto a Silvio Berlusconi. Questa solidarietà tra le amministrazioni locali evidenzia una forte opposizione collettiva alla decisione presa dal ministero dei Trasporti, ritenuta non solo precipitosa ma anche priva della necessaria concertazione con gli enti territorialmente competenti.
L’aeroporto di Milano Malpensa dedicato a Berlusconi? Adesso sarà il TAR a decidere
L’iniziativa promossa da Matteo Salvini e dal governo guidato da Giorgia Meloni si inserisce in un contesto politico nazionale già fortemente polarizzato. L’intitolazione dell’aeroporto a una figura così divisiva come quella dell’ex premier Silvio Berlusconi rappresenta un ulteriore elemento di frattura nel dialogo tra le diverse forze politiche italiane. Da una parte vi è chi sostiene la scelta come un doveroso omaggio ad uno degli uomini politici più influenti degli ultimi decenni in Italia; dall’altra vi sono coloro che vedono nell’intitolazione un atto provocatorio e divisivo.
Mentre il dibattito pubblico sull’intitolazione dell’aeroporto continua ad infiammarsi, gli occhi sono puntati sul TAR per vedere se accoglierà o meno il ricorso presentato dalla giunta comunale milanese e dagli altri comuni coinvolti. La questione sembra destinata a rimanere al centro del dibattito politico nazionale ancora per qualche tempo.