L’ex fidanzato di Chiara Petrolini, la giovane che avrebbe partorito e seppellito due neonati, ha raccontato la sua versione della storia.
“Vorrei chiamare i miei figli Domenico ed Angelo. Ma il mio mondo è finito”. Di quei bambini Samuel, 20enne di Traversetolo, non ha mai saputo nulla fino al 9 agosto scorso. Quel giorno la sua fidanzata, la 21enne Chiara Petrolini, gli ha inviato un messaggio: “Hanno trovato un bambino in casa mia. Siamo scioccati”. Il corpo del piccolo è stato fiutato dal cane di casa in giardino. È stato trovato in un sacchetto, seppellito sotto pochi centimetri di terra. Da lì, l’orrore: i carabinieri, i Ris, la Procura, le indagini.
Il dna ha confermato che Samuel è il padre di due neonati che Chiara, ad un anno circa di distanza l’uno dall’altro, ha partorito e seppellito nella terra che circonda la villetta di famiglia. “Vorrei dare una spiegazione a chi non se la dà. – ha raccontato Samuel alla trasmissione di Italia Uno ‘Le Iene’ – Il primo bacio è stato in discoteca, oggi è come se fosse un ricordo sporcato. L’anno scorso, a settembre, quando ci siamo rimessi insieme mi sono tatuato sul polso il suo nome”.
Quel nome è l’unico che compare anche nel registro degli indagati della Procura della Repubblica di Parma. Chiara Petrolini, 21enne di Traversetolo, studentessa di Scienze dell’Educazione, è agli arresti domiciliari dal 20 settembre. Su di lei pendono le accuse di omicidio premeditato e soppressione di cadavere. Il primo bambino sarebbe stato partorito il 12 maggio 2023. Del neonato sono stati ritrovati i resti nei primi giorni di settembre. Il secondo il 7 agosto 2024. Sarebbe nato vivo e poi morto dissanguato per un taglio del cordone ombelicale.
“Tra il primo e il secondo bambino – ha raccontato Samuel – c’è stato un anno di stop. Fino a che mi ha chiesto di rivederla, e io ci sono cascato un’altra volta. Però, allo stesso tempo penso che se non ci fossi mai cascato probabilmente non si sarebbe saputo nulla del primo bambino. La domanda che si fanno tutti è: ma come fai a non accorgertene?”. I pm non hanno mai avuto dubbi: Chiara ha agito da sola. Lasciando all’oscuro delle gravidanze i familiari, gli amici, il personale sanitario. E lo stesso fidanzato, padre dei bambini.
Come è riuscita la 22enne a nascondere al mondo di aver partorito due neonati? Agli atti dell’inchiesta ci sono anche le ricerche fatte dalla ragazza su internet, a partire dalle modalità su come interrompere una gravidanza. “Lei era normale, non cambiava mai. – ha spiegato il giovane – Non si notava nulla, né il seno, né la pancia, né il corpo. Neanche i suoi atteggiamenti. Io immagino che all’ottavo, al nono mese, avesse più paura che si potesse vedere la cosa o che comunque si potesse notare qualcosa, ma non notavi niente. Cambi d’umore? Era una maschera”.
Chiara e Samuel si conoscono sin dalle elementari e si sono messi insieme alle medie: “Da lì è stato un tira e molla”. Chiara avrebbe subìto in passato una violenza sessuale, confessata anche alle amiche e poi al fidanzato, oltre due anni fa. Il presunto responsabile, ormai non imputabile in quanto i fatti risalirebbero ad oltre 12 mesi fa, è stato rintracciato dai carabinieri e verrà comunque ascoltato. “Prima che succedesse tutta questa cosa, nella relazione era lei quella che mi riportava sempre sulla strada giusta. Riusciva a tenermi dritto, davvero. – ha continuato Samuel – Quello che ha fatto va contro la persona che era per me. Proprio l’esatto opposto di quello che è ora. Io per lei avrei fatto di tutto”.
Samuel ha poi detto che non avevano rapporti protetti: “Lei diceva che prendeva la pillola. Poi, pian piano, ha cominciato a dire alle sue amiche che non la prendeva più, ma non a me”. La 22enne, rimasta incinta per due volte, il 26 settembre scorso si è presentata negli uffici del gip del Tribunale di Parma per l’interrogatorio di garanzia.
L’ex fidanzato di Chiara Petrolini: “Sono vuoto, fatico a realizzare”
“Chiara si è avvalsa della facoltà di non rispondere. – ha spiegato il suo legale Nicola Tria – Una scelta tecnica. Questo non significa che in un altro momento non possa rendere dichiarazioni o sottoporsi a interrogatorio. Così come ha fatto in due circostanze in precedenza, una volta presentandosi spontaneamente, una volta essendo interrogata. Credo abbia anche fornito un contributo per nulla irrilevante per la ricostruzione dei fatti”.
L’ormai ex fidanzato di Chiara da poco giorni è assistito dall’avvocata Monica Moschioni. Dall’agosto scorso, dalla chiamata dei carabinieri, la sua vita è cambiata. “Ora, su di lei, sono vuoto. Tuttora fatico a realizzare. – ha concluso – Non abbiamo mai, neanche per scherzare, parlato di bambini. Non era nemmeno tra i miei piani. Ma se fosse successo me lo sarei tenuto. Se lei avesse voluti tenere i bambini io non mi sarei tirato indietro”. Quei bambini che Samuel avrebbe chiamato Domenico, come il suo migliore amico, ed Angelo, perché è solo grazie a lui che è venuta alla luce la verità.