Circolazione ferroviaria sospesa a Roma dalle 6.30 di oggi, mercoledì 3 ottobre. RFI: “Disconnessione degli impianti”. Il caso diventa politico.
I viaggiatori che questa mattina si sono recati alle stazioni Termini e Tiburtina hanno avuto una brutta sorpresa. A causa di un guasto alla linea, in molti sono stati costretti a restare in città.
La Rete Ferroviaria Italiana ha fatto sapere che c’è stata una disconnessione agli impianti. La situazione ha avuto ripercussioni anche in altre stazioni, dove i treni non sono mai arrivati o erano in gran ritardo.
“Ci scusiamo per i disagi della giornata, disagi importanti”, ha aggiunto RFI, parlando di disagi “importanti” a causa di un “raro guasto che ha colpito la cabina elettrica che alimenta l’impianto di circolazione nel nodo di Roma”. Non sono ancora chiare le cause del guasto che ha mandato in tilt la circolazione ferroviaria.
Gli operai di RFI hanno prontamente sistemato il guasto e i treni sono ripartiti alle 8.30. Ma i ritardi accumulati hanno comunque avuto un peso sugli utenti, molti dei quali hanno dovuto riprogrammare i loro viaggi. “La circolazione è fortemente rallentata”, ha comunicato Trenitalia.
Cancellati più di un centinaio di treni, totalmente o parzialmente. Circa quaranta Alta Velocità e Intercity sono arrivati a superare i 60 minuti di ritardo. Se la situazione dei treni è già in fase di miglioramento, così non è negli ambienti politici, dov’è nata una polemica nei confronti del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. “Cosa aspetta il ministro a intervenire?”, hanno chiesto Pd e Avs.
Caos treni Roma, Salvini: “I responsabili pagheranno le conseguenze”
“Alle 6.30 un guasto nel nodo di Roma ha bloccato completamente la rete ferroviaria per tre ore. Le conseguenze drammatiche le stiamo vivendo ancora adesso dal Brennero a Palermo e le immagini dei turisti, dei pendolari e viaggiatori disperati stanno facendo il giro del mondo e la crisi è ancora in corso solo abbiamo già contato oltre 186 treni cancellati o parzialmente cancellati e ritardi fino a 255 minuti con un treno partito a Viterbo che ha impiegato 5 ore per arrivare a Roma”. Lo ha dichiarato il deputato Andrea Casu (Pd) vicepresidente in Commissione Trasporti.
Il vicepremier e leader della Lega ha annunciato che “chi ha sulla coscienza i disagi creati oggi a migliaia di persone ne dovrà rispondere. I tecnici mi dicono esserci stato un errore stanotte di un’impresa privata, che ha piantato un chiodo su un cavo. E poi il tempo di reazione di fronte a questo errore – conto che il privato ne risponderà – non è stato all’altezza della seconda potenza industriale d’Europa”.
Salvini ha risposto a chi ha chiesto le sue dimissioni dopo il caos treni di oggi: “Sì, le opposizioni è da due anni che chiedono le mie dimissioni perché respiro, perché esisto, perché mi alzo la mattina… per carità, fanno il loro mestiere e non commento. Il mio dovere è garantire la mobilità. Quindi è dall’alba di oggi che il mio telefonino è operativo h24, immaginatevi da stamattina che bella giornata si è preparata”.
Caos treni Roma, Lega: “RFI e Trenitalia chiariscano in Commissione”
Il deputato Dem Andrea Casu ha incalzato: “Abbiamo appreso che il ministro ha annunciato un’inchiesta nei confronti di chi ha conficcato “un chiodo nel posto sbagliato” ma non è questo il solo problema: Salvini non deve rispondere solo su quello che è successo oggi ma su quello che succede ogni giorno! Come testimoniano i dati della relazione dell’autorità per la regolazione dei trasporti sono 10mila le interruzioni della linee ferroviaria e la loro durata aumenta anno dopo anno sotto la sua guida. La rete viene utilizzata ben oltre l’85% della capacità commerciale”.
La Lega ha chiesto a RFI e Trenitalia un’audizione in commissione Trasporti: “Se ci sono stati errori da parte di un’impresa privata che nulla hanno a che vedere con l’impegno enorme profuso dal ministro Salvini per investire sulle infrastrutture del Paese e ammodernare una rete esistente e obsoleta, è giusto che venga chiarito per dissipare ogni dubbio su quanto successo questa mattina”. Sono le parole dei deputati del Carroccio Elena Maccanti, Andrea Dara, Domenico Furgiuele, Riccardo Augusto Marchetti ed Erik Pretto.
Intanto Codacons ha già preso posizione sui disservizi di oggi, sottolineando che non si tratta di un caso isolato: “I problemi sulla linea alta velocità della Capitale continuano a ripresentarsi con eccessiva frequenza”.
Al Codacons si aggiunge l’altra associazione dei consumatori, Codici, che chiede rimborsi o conciliazioni per tutti i viaggiatori che hanno subito il disservizio dei treni. “Si è registrata l’ennesima giornata da incubo per chi si sposta in treno – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e questa volta quanto accaduto non può essere sanato applicando solamente il regolamento europeo. Alla luce dei pesanti ritardi che si sono registrati sulla rete ferroviaria e delle conseguenze per chi, ad esempio, doveva recarsi al lavoro e non l’ha potuto fare, è doveroso riconoscere il rimborso totale del costo del biglietto“.