Decreto flussi: Ong, click day, stretta al caporalato e obbligo di consegnare lo smartphone. Tutte le novità

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto flussi che riforma l’ingresso in Italia dei migranti regolari.

Dopo il rinvio dei giorni scorsi per “approfondimenti tecnici” il Cdm ha dato il via libera al decreto flussi. Il provvedimento è composto da 17 articoli e punta a riorganizzare l’ingresso in Italia dei lavoratori stranieri regolari, tutelare le vittime di caporalato e gestire i flussi migratori.

Dl flussi, tutte le novità
Dl flussi, tutte le novità (Ansa Foto) – notizie.com

Non vorrei che il titolo fosse “scontro bis” per l’assenza dei ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi. A dirlo è stato in conferenza stampa Alfredo Mantovano dopo l’approvazione del decreto flussi. Il rinvio dei giorni scorsi ha incentivato le voci su posizioni divergenti nel governo: da qui precisazione ironica del sottosegretario: “Il ministro Nordio è a Londra per un incontro col suo omologo britannico. Piantedosi, che ha partecipato a una parte del Cdm in videoconferenza, si trova ad Avellino per il G7 dei ministri dell’Interno”. 

Il decreto flussi è identificato con la formula disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza delle vittime di caporalato, nonché di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale”. L’intento è “semplificare il più possibile, abbattere i tempi e dare regole certe, aggirabili con maggiore difficoltà”, ha spiegato Mantovano. “Questo si traduce nell’obbligo della precompilazione delle domande rispetto ai click day per ampliare i tempi dei controlli”. 

Dl flussi: i migranti dovranno consegnare il cellulare

Il decreto flussi “apre alla migrazione regolare” e punta a maggiori controlli per contrastare quella illegale, come ha specificato il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani. Ma cosa contiene? Vediamolo insieme.

Una delle misure che più ha fatto discutere è stato l’obbligo per i migranti di far visionare il proprio cellulare alle forze dell’ordine, “al fine di ricostruirne l’identità e la nazionalità”. Dunque, non potranno essere utilizzati per prendere informazioni personali. Questa possibilità è “consentita dalle norme europee, è stata oggetto anche di un confronto tra di noi ma credo sia giusto avere l’onore di identificarsi quando si entra nel nostro Paese”, ha spiegato Tajani. Le forze dell’ordine non potranno avere accesso alla corrispondenza e ad altre forme di comunicazione attraverso i telefoni dei migranti.

Decreto flussi: ong, click day e stretta al caporalato: tutte le novità
Decreto flussi: ong, click day e stretta al caporalato: tutte le novità (Ansa Foto) – notizie.com

Un’altra novità riguarda l’obbligo per le ong di segnalare eventuali incidenti in mare alla Guardia Costiera italiana immediatamente. Il decreto flussi prevede nuove regole anche per i click day, letteralmente giorno dei clic: quello in cui viene messo a disposizione un determinato numero di permessi di soggiorno. Essi vengono riconosciuti a datori di lavoro o lavoratori che presentano per primi la richiesta nel giorno e nell’ora stabilita.

Tra i 17 articoli sono previsti più di un click day per tipologie di lavoratori. “Questo garantirà la divisione per tipologie sia l’essere scansionati durante l’anno, con una gestione meno caotica”, ha spiegato Mantovano in conferenza stampa. Il Dl migranti prevede anche due click day per il turismo, ma l’obiettivo è dire addio per sempre a questa pratica.

Dl flussi: la stretta al caporalato con “premio” al migrante

Il provvedimento flussi stabilisce le regole dei permessi di soggiorni speciali per le vittime di caporalato che denunciano. Lo ha specificato la ministra del Lavoro Marina Calderone. “Interveniamo su un reato contro la persona e cerchiamo di individuare anche un sistema di protezione aggiuntivo per chi denuncia”. Il permesso di soggiorno speciale ha una durata iniziale di sei mesi, rinnovabile per un ulteriore anno e di nuovo prorogabile.

Il decreto flussi contiene una stretta sui datori di lavoro che non fanno i contratti: la preclusione di formulare nuove richieste attraverso i click day per i tre anni successivi. Questo sarà possibile grazie all’interoperabilità dei sistemi.

Infine, sono previsti 10mila ingressi aggiuntivi per assistenzi agli anziani e agli invalidi. Tajani ha spiegato che “il decreto flussi prevede “l’obbligo per il datore di lavoro di confermare l’attualità dell’offerta di lavoro prima del rilascio del visto – la procedura sarà telematica – e 10.000 ingressi aggiuntivi per assistenti agli anziani e invalidi, i badanti. Questo potrà capitare soltanto tramite agenzie per il lavoro con il nullaosta rilasciato previe verifiche preventive effettuate in Italia, quindi escludendo il silenzio assenso“.

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