Il futuro delle galline ovaiole è fuori dalle gabbie: buone notizie per gli animalisti e per la vita di questi animali.
La pratica di allevare galline ovaiole in gabbie sta diventando sempre più un ricordo del passato. Secondo le ultime rilevazioni, a livello globale si assiste a un incremento degli allevamenti cage-free, che promettono una vita migliore per questi animali.
I dati forniti da autorevoli entità come la Commissione europea e la FAO indicano chiaramente che il mondo sta virando verso sistemi di allevamento senza gabbie. Attualmente, circa 4,8 miliardi di galline sono impiegate nella produzione di uova; tuttavia, una percentuale sempre minore di queste vive confinata in spazi ristretti. In Europa, il numero di galline rinchiuse in gabbie non superiori alle dimensioni di un foglio A4 ammonta ancora a circa 347 milioni ma è destinato a diminuire grazie alla crescente consapevolezza e alle nuove normative.
In Italia si contano circa 17 milioni di galline ovaiole allevate in condizioni restrittive. Tuttavia, l’Europa nel suo complesso sta mostrando segnali positivi verso il cambiamento: i sistemi senza gabbie stanno guadagnando terreno rispetto ai tradizionali metodi d’allevamento. Questo trend riflette non solo una maggiore attenzione al benessere animale ma anche una risposta diretta alla volontà dei cittadini europei che chiedono standard più elevati per gli animali da allevamento.
L’Eurobarometro della Commissione europea rivela che una larghissima maggioranza degli Europei desidera migliorare le condizioni di vita degli animali d’allevamento. In particolare, oltre il 90% degli intervistati sostiene la necessità per gli animali di avere uno spazio adeguato alle loro esigenze fondamentali. Questo desiderio ha trovato espressione nell’Iniziativa dei Cittadini Europei “End The Cage Age“, che ha raccolto milioni di firme supportando l’idea che gli animali non debbano essere trattati come mere mercanzie.
Nel 2021 l’UE ha preso un impegno significativo annunciando l’intenzione di eliminare gradualmente l’utilizzo delle gabbie nell’allevamento entro il 2027. Questa decisione rappresenta un importante passo avanti nella protezione del benessere animale e dimostra la volontà dell’Unione Europea di ascoltare e agire secondo le richieste dei suoi cittadini.
Animal Equality ha svolto numerose indagini evidenziando le condizioni precarie nelle quali vivono molte galline ovaiole confinate nelle gabbie: stress estremo causato dal sovraffollamento, malformazioni fisiche e comportamenti aggressivi sono solo alcuni dei problemi riscontrati. Matteo Cupi, Vicepresidente dell’organizzazione in Europa, sottolinea come la transizione verso sistemi cage-free sia non solo auspicabile ma già in atto su scala globale.
Questo articolo illustra chiaramente come sia ormai innegabile la tendenza globale verso l’eliminazione delle gabbie negli allevamenti delle galline ovaiole; un cambiamento guidato tanto dalle istituzioni quanto dalla crescente consapevolezza civica sul tema del benessere animale.