Gli animali domestici (o meglio sarebbe dire, da compagnia) fanno bene: uno studio – l’ennesimo – lo dimostra. Tutto quello che c’è da sapere.
Aiutano a placare ansia e stress e contribuiscono a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e a facilitare i rapporti sociali. Gli animali da compagnia, con la loro presenza al nostro fianco, sono in molti casi dei catalizzatori di calma e benessere. Fanno ancora di più nel caso di un supporto agli anziani che si trovano nelle case di cura e ai minori vittime di abuso o bullismo, oltre ad essere un sostegno nei disturbi dello spettro autistico, nelle psicosi, anche agli esordi, e nei disturbi neuromotori come la malattia di Parkinson.
Questo grazie a una sorta di ‘alleanza terapeutica’ che prende il nome di pet therapy o secondo una versione tecnica più moderna degli Interventi Assistiti con gli Animali (IAA). A fare il punto sono gli esperti del Centro di Riferimento per le Scienze Comportamentali e la Salute Mentale (Scic) dell’Istituto Superiore di Sanità.
Lo studio condotto nell’ambito del progetto “Veterani in Sella” ha messo in luce come la relazione con i cavalli possa avere un impatto significativo nella gestione dello stress post-traumatico tra i veterani. Attraverso un intervento della durata complessiva di 9 mesi è stato possibile monitorare e valutare il benessere psico-fisico dei partecipanti. I risultati hanno evidenziato miglioramenti notevoli nelle attitudini comportamentali quali autonomia e fiducia nelle proprie capacità; ma anche nella gestione dell’ansia e nel superamento delle difficoltà interpersonali.
Francesca Cirulli, dirigente di ricerca del Centro Scic, sottolinea l’importanza del cane e del cavallo negli IAA grazie alla loro lunga storia evolutiva condivisa con l’uomo. Queste le sue parole: “Il cane e il cavallo sono nel complesso gli animali maggiormente coinvolti negli IAA poiché condividono con l’uomo una lunga storia di co-evoluzione che ha consentito loro di sviluppare un sofisticato sistema di comunicazione non verbale, che è alla base della loro capacità di interagire con il sistema emozionale umano”.
Questa co-evoluzione ha permesso lo sviluppo un sofisticato sistema comunicativo non verbale essenziale nell’interazione emotiva umana-animale. Mentre la relazione col cane risulta essere particolarmente efficace nel trattamento delle patologie legate alla salute mentale come ansia o depressione; quella col cavallo offre benefici significativamente tangibili nei disturbi motori o posturali oltre ad avere effetti positivi su funzioni cognitive complesse.