Quattro+donne+uccise+o+morte+in+circostanze+inspiegabili%2C+l%26%238217%3BInterpol+in+Italia%3A+i+dettagli+dell%26%238217%3Boperazione+%26%238220%3BIdentify+Me%26%238221%3B
notiziecom
/2024/10/08/quattro-donne-uccise-o-morte-in-circostanze-inspiegabili-linterpol-in-italia-i-dettagli-delloperazione-identify-me/amp/
Cronaca

Quattro donne uccise o morte in circostanze inspiegabili, l’Interpol in Italia: i dettagli dell’operazione “Identify Me”

Published by
Francesco Ferrigno

Nelle scorse ore l’Interpol ha esteso il progetto “Identify Me” anche all’Italia: nel nostro Paese sono aperti quattro cold case di donne. 

La donna con il tatuaggio di una pantera e di uno scorpione (the woman with the panther and scorpion tattoos); la donna con l’orologio (the woman with the watch); la donna nella scatola di cartone (the woman in the cardboard box); la giramondo (the globetrotter). Sono i nomi in codice di quattro cold case registrati in Italia tra il 2001 ed il 2008. Quattro donne non identificate assassinate o morte in circostanze sospette o inspiegabili.

L’Interpol in Italia: i dettagli dell’operazione “Identify Me” (CANVA FOTO) – Notizie.com

I casi sono stati inseriti oggi dall’Interpol nel progetto “Identify Me”. L’obiettivo è risolverli con la collaborazione di sei Paesi europei: Belgio, Germania, Paesi Bassi, Francia, Spagna e, appunto, Italia. L’iniziativa conta al momento 46 casi irrisolti e, da quando è stata lanciata nel maggio 2023, ha registrato già una svolta.

Dopo 31 anni, i familiari di una donna hanno contattato l’Interpol dopo aver riconosciuto il tatuaggio della loro parente. Si trattava di Rita Roberts, scomparsa da Cardiff, in Galles, nel febbraio 1992. Il suo corpo è stato ritrovato ad Anversa, in Belgio, a maggio dello stesso anno. In poco più di un anno, in totale, sono state ricevute circa 1800 segnalazioni sui vari cold case.

L’obiettivo della campagna Identify Me è semplice. – ha detto il segretario generale dell’Interpol Jürgen Stock – Vogliamo identificare le donne decedute, dare risposte alle famiglie e rendere giustizia alle vittime. Ma non possiamo farcela da soli. Ecco perché stiamo facendo appello al pubblico affinché si unisca a noi in questo sforzo. Il loro aiuto potrebbe fare la differenza”.

Come già accennato, sono quattro i casi “italiani”. La donna con il tatuaggio è stata ritrovata il 25 maggio 2008 a Carbonara di Po, in provincia di Mantova. Il corpo era avvolto in tre sacchi di nylon neri. Tra i 20 ed i 30 anni di età, probabilmente di origine est europea, la ragazza aveva due tatuaggi. Uno sulla scapola destra raffigurante una pantera, un altro sulla spalla sinistra raffigurante uno scorpione con il numero “5” o la lettera “S” sul dorso.

Il corpo della donna con l’orologio, invece, è stato dato scoperto in una zona boschiva di Asso, non lontano da Como, il 23 gennaio 2004. Indossava un orologio Swatch verde. Il 14 giugno 2001, invece, the woman in the cardboard box è stata rinvenuta all’interno di una scatola di cartone, appunto, in via dei Fregoso a Genova. Di età tra i 30 ed i 40 anni, la donna aveva ingerito tre capsule contenenti cocaina: una di esse si è rotta provocando il decesso.

Infine, il caso della giramondo, il cui corpo è stato trovato impiccato ad un albero in un parco di via di Cavagliano a Prato. L’età stimata è stata tra i 50 ed i 60 anni. Con sé aveva una borsa contenente una mappa di Vancouver, una mappa dell’aeroporto di Copenaghen, una copia di una rivista scientifica, un’etichetta per i bagagli di una compagnia aerea svedese. L’appello dell’Interpol include il sostegno di attrici, cantanti e sportive per sensibilizzare l’opinione pubblica. Per l’Italia sono state coinvolte Carolina Kostner e Alice Bellandi.

Donne uccise, l’appello dell’Interpol: “Anche il più piccolo dettaglio è fondamentale”

Anche la più piccola informazione può essere fondamentale per aiutare a risolvere questi casi irrisolti. – ha spiegato il segretario StockChe si tratti di un ricordo, di una soffiata o di una storia condivisa, il più piccolo dettaglio potrebbe aiutare a scoprire la verità. Il pubblico potrebbe essere la chiave per svelare un nome, un passato e per rendere giustizia a lungo attesa”.

I dettagli su ogni caso sono stati resi disponibili sulla pagina web Identify Me dell’Interpol, dove sono illustrate le ricostruzioni facciali di alcune delle donne. Sono presenti anche immagini di oggetti come gioielli e vestiti che sono stati rinvenuti nelle vicinanze dei corpi.

Published by
Francesco Ferrigno