Anche i giornalisti sono sotto assedio a fronte delle Guerre che si stanno svolgendo sia in Medio Oriente che in Russia.
Aumenta la preoccupazione dopo quanto visto in Libano dove una troupe del Tg3 è stata aggredita. Mentre in Russia due giornalisti italiani hanno ricevuto un ordine d’arresto.
Partiamo col raccontare l’evento legato alla giornalista Lucia Goracci, inviata della televisione di Stato che era a Jiyeh insieme al cameraman Marco Nicois. Improvvisamente la loro macchina è stata fermata da alcuni familiari di due donne uccise dai raid israeliani che hanno aggredito la troupe. I due italiani erano accompagnati dalla fixer Kinda Mahaful e dall’autista Ahmad Akil Hamzeh. Proprio quest’ultimo è stato colto da un malore mentre cercava di calmare gli aggressori, l’uomo è deceduto di infarto nonostante i numerosi tentativi di rianimarlo con massaggio cardiaco.
In diretta la Goracci ha spiegato: “Erano le 9 di mattina e facevamo delle riprese, dove la nostra stringer aveva segnalato agli Hezbollah locali la nostra presenza. Stavamo parlando senza problemi, la gente ci parlava. Poi è spuntato un uomo, è andato da Nicois per strappargli la telecamera. Siamo tornati in auto pronti ad allontanarci in fretta, ma sono arrivati altri uomini che ci hanno preso a spintoni, mentre l’uomo di prima ha provato a tirarci una grossa pietra”.
Continua il racconto che porterà alla morte dell’autista: “Siamo andati via in auto, sembrava ci stessero rincorrendo. Quando Ahmad si è fermato a un distributore, ormai fuori da Ghazieh, l’uomo ci è venuto addosso, ha strappato le chiavi ad Ahmad, ha tentato di rompere la telecamera di Marco. Quando Ahmad ha cercato di tranquillizzarlo, uscendo dall’auto si è accasciato a terra. Abbiamo chiamato subito i soccorsi ed è arrivata l’ambulanza. L’abbiamo seguita, purtroppo quando li abbiamo raggiunti ci hanno detto che era morto dopo lunga rianimazione”.
L’allarme non si limita al Libano, ma arriva anche dalla Russia dove i giornalisti della Rai, Simone Traini e Stefania Battistini, hanno ricevuto un mandato di arresto per essere “entrati illegalmente a Kursk”. La decisione è stata presa dal tribunale distrettuale Leninsky del posto.
I due sarebbero colpevoli di essere entrati illegalmente in Russia dall’Ucraina per girare un servizio televisivo sulla situazione ucraina. I due al momento sono però fuori dalla Russia.
Sono arrivati immediatamente messaggi di conforto da parte delle varie fazioni politiche italiane nei confronti della troupe del Tg3 aggredita in Libano. I membri di Vigilanza Rai, presenti all’interno dei diversi gruppi politici, hanno espresso le loro idee, cercando di mandare un monito anche verso il futuro.
In merito all’episodio è arrivato il messaggio di conforto di Forza Italia con un comunicato a firma dei componenti di Vigilanza Rai e cioè Maurizio Gasparri, Roberto Rosso, Rita dalla Chiesa e Andrea Orsini. Questo afferma: “Vicinanza e solidarietà alla troupe del Tg3 per la grave aggressione subita in Libano che ha portato al tragico decesso dell’autista che l’accompagnava. I giornalisti e gli operatori inviati sul campo svolgono un lavoro fondamentale per garantire diritto d’informazione, spesso mettendo a repentaglio le loro stesse vite in territori ad alto rischio”.
Il racconto continua e pensa ai cari della vittima di questo agguato: “Nell’esprimere cordoglio alla famiglia della vittima, non possiamo che ribadire la nostra gratitudine e il nostro sostegno ai professionisti del servizio pubblico radiovisivo e a tutti i cronisti che lavorano quotidianamente per offrire ai cittadini un’informazione di qualità e soprattutto completa”.
L’accaduto ha smosso la politica italiana, con i membri del Movimento 5 Stelle in commissione di vigilanza Rai che hanno espresso dolore per quanto accaduto: “Esprimiamo vicinanza a Lucia Goracci e Marco Nicois, inviati del Tg3 aggrediti in Libano dove ha trovato la morte Ahmad, autista e interprete ad ausilio della troupe”.
Parole di comprensione e sostegno a chi è stato attaccato e non solo: “Siamo con convinzione al fianco di tutti i giornalisti che lavorano per garantire informazione in quelli che sono situazioni di rischio e conflitto. La dedizione e il coraggio che dimostrano tutti i giorni sono davvero inestimabili”.
Non sono mancati i componenti della Lega che dalla commissione Vigilanza Rai hanno detto la loro. Si tratta di Giorgio Maria Bergesio, Ingrid Bisa, Elena Maccanti, Stefano Candiani, Clotilde Minasi ed Elena Murelli. Parole anche in questo senso di forza espressiva ed emozione: “Solidarietà alla troupe del Tg3 aggredita stamattina in Libano, al confine con Israele. Condoglianze anche alla famiglia dell’autista locale che è stato colpito da un infarto”.
Messaggio anche dalla Lega verso tutti i giornalisti impegnati in questi fronti complicati: “Grazie a tutti quelli che ogni giorno sono al lavoro per garantire il diritto all’informazione, talvolta mettendo in pericolo anche la propria vita”.
La Rai ha deciso per il rientro dei giornalisti, Simone Traini e Stefania Battistini, che avevano ricevuto un mandato di arresto in Russia. Anche in questo caso la solidarietà dei partiti si è fatta sentire in maniera decisa per sostenere i due professionisti in difficoltà ma pronti sempre a fare il loro lavoro.
Alfredo Antoniozzi, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, ha parlato di quanto accaduto e fatto i complimenti alla Rai per la decisione del rientro dei due giornalisti: “Ha fatto bene la Rai a farli rientrare, “colpevoli” solo di aver fatto il proprio dovere. La richiesta di arresto pervenuta da Mosca è totalmente inaccettabile e ferisce tutti i principi della Convenzione di Ginevra”.
Non manca grande rispetto e cuore di fronte a quanto accaduto e ai suoi protagonisti: “Ai nostri giornalisti va la solidarietà e la vicinanza di Fratelli d’Italia”.
Anche Azione si schiera con Stefania Battistini e Simone Traini. Il vicesegretario del partito e capogruppo in commissione Esteri alla Camera ha specificato: “Tutta la nostra solidarietà va ai giornalisti Battistini e Traini. La libertà di stampa è un diritto fondamentale ed è anche un caposaldo dell’identità del nostro paese. Siamo al loro fianco”.
Parole di conforto che regala anche Valeria Grippo, relatrice generale per la tutela della stampa e dei giornalisti al Consiglio d’Europa: “Siamo al fianco dei due giornalisti colpiti da un mandato di arresto da parte delle autorità russe che non si può accettare. I due inviati della Rai hanno svolto con scrupolo e professionalità il loro mestiere. È nostro dovere continuare a difendere la libertà di informazione andando a garantire la massima trasparenza e raccontando la verità”.
Barbara Florida, presidente della commissione di vigilanza Rai, ha parlato dell’accaduto, specificando: “La richiesta di estradizione da parte della Russia dei giornalisti della Rai rappresenta un attacco violento e inaccettabile alla libertà di stampa e all’indipendenza del giornalismo. È evidente che siamo di fronte a un atto di guerra ibrida che si sta giocando sulla pelle di giornalisti la cui unica colpa sarebbe stata quella di svolgere il proprio lavoro”.
Conclude così: “Rinnovo piena e totale solidarietà nei confronti di Battistini e Traini, nella certezza che l’Italia non si piegherà mai a dei ricatti del genere”.