Le parole di Papa Francesco segnano un cambiamento decisivo all’interno della Chiesa: ruoli apicali in arrivo per le donne.
Il Santo Padre si dimostra, ancora una volta, uomo del cambiamento e pronto a muovere delle rivoluzioni all’interno del Vaticano.
A smuovere tutto è stato un colloquio integrale tra Bergoglio e 150 confratelli gesuiti nel College Saint-Michel di Bruxelles, pubblicato da “La Civiltà Cattolica”. Il Pontefice ha voluto affrontare un argomento sempre molto delicato, quello del ruolo delle donne all’interno della Chiesa Cattolica. Tra gli esempi citati spunta quello di Ursula von der Leyen.
Non solo questo il tema trattato dal Papa che ha incoraggiato anche chi è pronto ad andare alla frontiera e ribadito l’accoglienza cattolica e l’integrazione per i migranti. Proprio in merito a quest’ultimo argomento, Jorge Mario Bergoglio ha specificato come in Europa non si facciano più figli e si sta invecchiando pericolosamente. Ha dunque sottolineato del bisogno di vedere giovani arrivare nel vecchio continente.
Parole che non hanno lasciato indifferenti i media che hanno reso le sue parole virali in tutto il mondo, suscitando molte reazioni da parte di diverse fazioni e con opinioni contrastanti.
Papa Francesco è stato protagonista di un viaggio apostolico, durato dal 26 al 29 settembre, tra Lussemburgo e Belgio. Non sono mancati gli incontri e centrale è stato il colloquio con i gesuiti a Bruxelles. Qui sono emersi tanti argomenti interessanti e soprattutto delle parole che vogliono rivalutare il ruolo delle donne all’interno della Chiesa cattolica.
Quando un gesuita ha chiesto al Santo Padre della difficoltà di dare alla donna un posto giusto nella Chiesa, Francesco ha risposto: “La Chiesa è donna. Vedo la donna nel cammino dei carismi e non voglio limitare il discorso del ruolo della donna nella Chiesa al tema del Ministero. Stiamo cercando sempre di più di far entrare le donne in Vaticano con ruoli di responsabilità più alta. Le cose stanno cambiando questo lo si vede e lo si sente”.
Papa Francesco ha voluto nominare anche alcune donne che già hanno dei ruoli importanti all’interno della Chiesa. È partito da suor Raffaella Petrini, segretaria del Governatorato e che figura anche nell’equipe per la nomina dei vescovi insieme a suor Yvonne Reungoat e suor Maria Lia Zervino. Invece Suor Alessandra Smerilli è vice al Dicastero per lo Sviluppo umano integrale. Nel Dicastero per la Vita Consacrata la vice è Suor Simona Brambilla e nel Consiglio per l’economia la vice è Suor Charlotte Kreuter-Kirchhoof.
Bergoglio ha definito le donne “acute nei loro giudizi” ed ha specificato come da quando ci sono loro nelle selezioni le cose sono andate radicalmente meglio. Ha specificato: “Le donne entrano in Vaticano con ruoli di alta responsabilità: proseguiremo su questa strada anche perché le cose funzionano meglio di prima”.