Cosa ci fanno dei pomodori in fondo al mare? Alla scoperta dell’orto sottomarino

Cosa ci fanno dei pomodori in fondo al mare? Scopriamo assieme l’incredibile progetto L’orto di Nemo (in terra ligure).

Immaginate un mondo in cui l’agricoltura non dipenda più dalla terraferma, ma trovi nuova vita nelle profondità del mare. Questa visione futuristica è già realtà a Noli, in Liguria, dove Nemo’s Garden, il primo orto subacqueo al mondo, sta coltivando il cibo del domani.

Un orto sottomarino in Liguria
Alla scoperta dell’Orto di Nemo, un interessante progetto sottomarino – Foto Ansa – notizie.com

Il cuore di questa innovativa impresa sono le 9 biosfere, grandi cupole trasparenti ancorate al fondale marino a una profondità compresa tra i 5 e gli 11 metri. Queste strutture riempite d’aria creano un microclima ideale per la coltivazione di diverse specie di piante senza l’utilizzo di pesticidi. L’acqua di mare che evapora si condensa sulle pareti delle biosfere e fornisce l’irrigazione necessaria alle colture in un ciclo continuo. La temperatura stabile del mare garantisce condizioni ottimali per la crescita delle piante mentre l’isolamento dall’esterno protegge da parassiti e agenti atmosferici.

Al centro dell’orto sottomarino si erge maestoso l’Albero della Vita, una struttura metallica che simboleggia ricerca e innovazione ed è essenziale per il funzionamento tecnologico dell’intero progetto. Da qui partono i cavi che alimentano le biosfere e le telecamere che monitorano costantemente l’interno delle cupole.

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Nemo’s Garden punta all’autosufficienza ed eco-compatibilità: l’energia necessaria proviene da pannelli solari mentre l’acqua dolce è ottenuta dalla desalinizzazione dell’acqua marina. Le piante vengono coltivate con il metodo idroponico, ovvero senza terra ma in una soluzione nutritiva a base d’acqua distribuita efficientemente grazie ad un tubo a spirale presente in ogni biosfera.

Da quando è stato ideato nel 2012 da Sergio Gamberini dell’Ocean Reef Group, Nemo’s Garden ha visto crescere oltre 600 piante nelle sue biosfere: dalle erbe aromatiche ai pomodori fino alle fragole e all’aloe vera. Oltre ad essere un orto subacqueo, rappresenta anche un laboratorio di ricerca che esplora nuove frontiere per l’agricoltura con potenzialità vastissime: dalla produzione di cibo in aree aride alla coltivazione di piante medicinali fino alla creazione di habitat sottomarini per la ricerca scientifica.

La domanda rimane se questa forma d’agricoltura possa diventare una soluzione diffusa ai problemi alimentari globali o se resterà un esperimento limitato a contesti specifici. Tuttavia, con la sua visione innovativa e impegno verso la sostenibilità ambientale, Nemo’s Garden offre uno spunto affascinante su come la tecnologia possa essere messa al servizio dell’ambiente per affrontare alcune delle sfide più pressanti del nostro tempo.

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