Le sigle sindacali autonome Cub Trasporti e Sgb avevano proclamato per oggi uno sciopero nazionale dei treni.
La scritta luminosa “Cancellato” ha campeggiato praticamente ovunque oggi nelle stazioni ferroviarie italiane. Treni soppressi, programmati e riprogrammati all’infinito. Viaggiatori seduti ovunque, sui sedili disponibili o per terra, file interminabili ai box di Trenitalia e Italo.
Le sigle autonome Cub Trasporti e Sgb avevano convocato per oggi lo sciopero nazionale dei treni che potrebbe raggiungere un’adesione di oltre il 70%. Solo nella stazione centrale di Milano già da questa mattina erano stati cancellati 21 treni per lo sciopero del personale del gruppo Fs, Trenord e Italo. È saltato un collegamento su tre di quelli previsti nel capoluogo lombardo tra le 7 e le 8.30 del mattino.
Il gruppo Fs aveva avvertito che lo sciopero dalle 21 di sabato fino alle 20 e 59 di questa sera poteva avere “un impatto significativo sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e Treni del Regionale di Trenitalia”. Così è stato. Alla base della protesta la rivendicazione della piattaforma di rinnovo del contratto per i dipendenti delle imprese impegnati in attività ferroviaria sia lato merci sia viaggiatori.
“Hanno aderito settori nevralgici che quando si fermano impongono la cancellazione dei treni perché non ci sono garanzie“, ha detto il segretario nazionale della Cub Trasporti, Antonio Amoroso. Si tratta del sesto sciopero per chiedere più sicurezza e aumenti a parità di orario di lavoro. Oltre che per contrastare privatizzazioni, esternalizzazioni e precariato e per chiedere un contratto ferroviario unico di tutte le imprese che svolgono attività ferroviaria.
“Nonostante il Ministro Matteo Salvini e le controparti datoriali – hanno fatto sapere da Cub Trasporti – tentino di ignorare la piattaforma rivendicativa alla base dell’iniziativa di sciopero in corso, è evidente la necessità per i lavoratori che si superino le politiche concertative e consociative di Cgil Cisl Uil Ugl e affini che, forse nelle ferrovie più che altrove, hanno inflitto un costante arretramento dei diritti dei lavoratori”.
Sciopero dei treni, i sindacati: “Le giornate di lutto per gli incidenti solo una passerella”
I sindacati autonomi hanno poi ricordato anche le numerose tragedie cui si è assistito negli ultimi mesi: ”I ripetuti incidenti sul lavoro con la loro inevitabile coda di morti e feriti che si continuano a registrare sulla rete ferroviaria italiana, a danno dei lavoratori e talvolta dei passeggeri, manifestano che non si può certo confinare la loro commemorazione con giornate di lutto che diventano una passerella per chi ha finto di non vedere e non capire cosa si stesse preparando negli ultimi anni”.
I maggiori disagi tra i viaggiatori si sono registrati a Milano, Firenze e Napoli. Lo sciopero dei treni ha paralizzato la stazione di piazza Garibaldi, lasciando centinaia di persone senza alcuna alternativa fino alle ore 21 di questa sera. “È una situazione assurda. Siamo arrivati presto pensando di poter partire, ma da ore non sappiamo nulla”, ha raccontato una donna.