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Caso Boccia-Sangiuliano, carabinieri nel Ministero della Cultura: Giuli consegna cospicua documentazione

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Francesco Ferrigno

Boccia – Sangiuliano: emissari della Procura si sono recati questa mattina presso il Ministero della Cultura per acquisire numerosi documenti.

Sul caso politico che ha caratterizzato l’estate, che ha coinvolto l’ormai ex ministro Gennaro Sangiuliano e l’imprenditrice di Pompei Maria Rosaria Boccia, si è mossa la Procura della Repubblica di Roma.

Caso Boccia-Sangiuliano, carabinieri nel Ministero della Cultura (ANSA FOTO) – Notizie.com

Alle ore 11 e 30 circa, due emissari della Procura, carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale della capitale, si sono presentati presso il Ministero della Cultura. L’attuale titolare del dicastero, Alessandro Giuli, subentrato dopo le dimissioni del suo predecessore, ha garantito la massima collaborazione agli inquirenti. Stando alle prime indiscrezioni sarebbe stato lo stesso Giuli a ricevere gli emissari nell’edificio di via del Collegio Romano.

I militari hanno fatto richiesta ed hanno di conseguenza acquisito una cospicua documentazione. Gli emissari dei pm avrebbero richiesto atti concernenti in particolare la precedente “gestione” del Ministero. In primis eventuali nomine e consulenze e documenti sull’organizzazione del G7 della Cultura. Una delle tappe, ovvero quella prevista nel Parco archeologico di Pompei il 20 settembre, era finita nella bufera proprio per le rivelazioni di Boccia sui dettagli della visita dei leader mondiali. Massimo riserbo, al momento, sugli eventuali sviluppi dell’indagine.

Sulla scrivania dei pm romani ci sarebbero in realtà due fascicoli. Il primo, per il quale si è svolta l’attività di acquisizione di stamattina, vede indagato l’ex Ministro Sangiuliano per peculato e rivelazione e diffusione di segreto d’ufficio. L’inchiesta è stata aperta a seguito di una denuncia presentata dal parlamentare di Avs Angelo Bonelli.

La vicenda ruota attorno al rapporto tra Sangiuliano e Boccia, che sarebbe stata coinvolta in attività istituzionali senza un incarico preciso. I pm stanno verificando presunti viaggi ed altre spese per quanto concerne il peculato. Sul segreto d’ufficio, invece, la Procura sta approfondendo il ruolo dell’imprenditrice di Pompei nell’ambito dell’organizzazione del G7 della Cultura.

Il secondo fascicolo, invece, riguarda una denuncia presentata proprio da Sangiuliano contro Boccia. L’ex Ministro, assistito dall’avvocato Silverio Sica, ha accusato l’imprenditrice di tentata estorsione ed ha consegnato agli inquirenti anche una serie di documenti tra cui alcuni post pubblicati da Boccia sul suo profilo Instagram. Su questo punto, il 30 settembre scorso, Sangiuliano, convocato in Procura, è stato ascoltato per 4 ore dai pm.

Boccia-Sangiuliano, riflettori anche dalla Corte dei Conti

In questa occasione ha ricostruito le varie fasi del rapporto avuto con la donna. Maria Rosaria Boccia è quindi stata iscritta nel registro degli indagati per minaccia a corpo politico e lesioni gravi. Sul Boccia-gate, inoltre, ha acceso i riflettori anche la Corte dei Conti del Lazio. L’inchiesta, in questo caso, sta procedendo sull’ipotesi di danno erariale. I magistrati contabili stanno spulciando le spese sull’utilizzo di auto blu e le ospitate del Ministro in compagnia dell’imprenditrice.

L’avvocato Silverio Sica (ANSA FOTO) – Notizie.com

Lieto che la Corte dei Conti possa accertare la correttezza dei miei comportamenti. Ribadisco: non un euro pubblico è stato speso e lo dimostrerò carte alla mano”, aveva dichiarato Sangiuliano. Quest’ultimo ha rassegnato le sue dimissioni il 6 settembre scorso, al termine di innumerevoli polemiche ed attacchi, con una lunga lettera indirizzata alla premier Giorgia Meloni. Lo stesso giorno è stato nominato Giuli. Quest’ultimo, dopo poche settimane di lavoro, ha revocato gli incarichi di Narda Frisoni, capo della segreteria del Ministro, e di Francesco Gilioli, capo di gabinetto. Entrambi sono stati coinvolti nel caso Sangiuliano – Boccia.

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Francesco Ferrigno