Questa mattina guardia di finanza e Procura hanno fatto partire un’ampia operazione anti corruzione: nel mirino la società Sogei.
Un manager colto sul fatto mentre intasca una tangente; il coinvolgimento di altri rappresentanti ed aziende pubbliche; un sistema ramificato all’interno di più Ministeri; l’indagine sul referente italiano di Elon Musk.
C’è tutto questo e molto altro nell’operazione scattata questa mattina. In campo i militari della guardia di finanza, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma. Le forze dell’ordine hanno eseguito un decreto di perquisizione locale, domiciliare e di contestuale sequestro nei confronti di alcuni pubblici ufficiali e imprese. L’ipotesi sulla quale si sta lavorando è corruzione e turbata libertà degli incanti nell’ambito di diverse procedure di appalto o affidamento in materia di informatica e telecomunicazioni. Nell’inchiesta risultano complessivamente indagate 18 persone e 14 società per cui si ipotizzano i reati di corruzione e turbativa d’asta.
Il blitz è scattato all’indomani dell’arresto del direttore generale di Sogei Paolino Iorio. Quest’ultimo è stato colto sul fatto ieri sera dalla guardia di finanza mentre prendeva una tangente di 15mila euro. In particolare nei confronti del dirigente sono stati disposti gli arresti domiciliari. Tutto ruoterebbe, insomma, intorno a procedure bandite da Sogei spa, dal Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza, dal Ministero della Difesa e dallo Stato Maggiore della Difesa.
Bisogna ricordare, in particolare, che Sogei (Società generale d’informatica spa) è un’azienda italiana che opera nel settore dell’Ict. È una società in house controllata al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. A Iorio è stata contestata la corruzione. Questo perché “in qualità prima di direttore ingegneria infrastrutture e data center e successivamente direttore generale della società a partecipazione pubblica indebitamente riceveva in più occasioni, per l’esercizio delle sue funzioni, somme di denaro”.
Inoltre “a fronte di una serie di contratti stipulati con Sogei” per un valore complessivo di oltre 100 milioni di euro, il manager “riceveva somme di denaro non quantificate, ma da intendersi nell’ordine di decine di migliaia di euro con frequenza di circa due volte al mese dal novembre del 2023”.
Tra gli indagati c’è anche Andrea Stroppa di 30 anni. L’uomo è ritenuto dalla guardia di finanza “il referente di Elon Musk in Italia”. In particolare, secondo quanto scrivono le fiamme gialle in una informativa citata nel decreto di perquisizione, un militare della Marina indagato, “nell’apprendere del progetto volto all’acquisizione da parte del Governo del sistema satellitare (Starlink, ndr) realizzato e fornito da un noto gruppo statunitense, approfitta dello svolgimento presso il VI reparto di cui fa parte di una riunione sul tema per agganciare e contattare successivamente il referente italiano del gruppo, Andrea Stroppa“.
“Sogei esprime piena fiducia nella magistratura, a cui sta prestando totale supporto, e si dichiara indiscutibilmente estranea ai fatti. Ove i fatti contestati fossero acclarati in maniera definitiva l’azienda si dichiarerà parte lesa e si tutelerà nelle sedi competenti“, ha fatto sapere in una nota la società in house del Mef.