Qual è la cucina migliore al mondo? Ce lo dice lo chef bi-stellato: le sue parole lasceranno a bocca aperta i nazionalisti della forchetta.
In un mondo culinario dove le tradizioni si intrecciano e i confini del gusto si espandono, emerge una domanda tanto semplice quanto complessa: qual è la cucina migliore al mondo? Jeremy Chan, chef di fama internazionale e co-fondatore del ristorante londinese Ikoyi, con due stelle Michelin all’attivo e classificato tra i migliori 50 ristoranti globali, ci offre una risposta che potrebbe sorprendere molti.
Amato dai fan di Masterchef per il suo carisma e la sua competenza culinaria, Jeremy Chan ha recentemente sollevato un polverone con le sue dichiarazioni sulla cucina britannica. In un’epoca in cui il cibo inglese spesso riceve critiche non troppo velate, Chan emerge come un difensore appassionato delle sue qualità. “Penso che sia la cucina migliore“, afferma senza esitazioni. Queste parole assumono un peso particolare considerando il background internazionale dello chef: nato da madre canadese e padre cinese, ha saputo fondere le diverse influenze culturali nella sua arte culinaria.
La semplicità come chiave di volta: ecco perché la cucina inglese sarebbe superiore
Durante un evento speciale alla Stazione di St Pancras per presentare il nuovo menù di Eurostar curato da lui stesso, Chan ha approfondito la sua visione della cucina britannica. “Amo vivere in Gran Bretagna e amo la sua cucina“, spiega con entusiasmo. La descrive come minimale e diretta: carne, verdure fresche e salse semplici ma efficaci; senza dimenticare i dessert che definisce “incredibilmente buoni“. Questa predilezione per la semplicità è ciò che maggiormente attrae lo chef: una caratteristica distintiva che trova mancante quando viaggia all’estero.
Tra i vari piatti proposti nel menù dell’Eurostar, uno in particolare cattura l’essenza della filosofia culinaria di Chan: la spalla di agnello brasata. Nonostante possa sembrare a prima vista un piatto modesto o addirittura scolastico nelle parole dello chef stesso, nasconde una complessità sorprendente data dalla marinatura ricca (aglio, acciughe e harissa) accompagnata da orzo perlato e carote fresche. È proprio questa combinazione tra elementi apparentemente semplici ma ricchi di gusto a definire l’amore di Chan per la cucina britannica.
La posizione dello chef Jeremy Chan apre sicuramente a riflessioni sul valore delle diverse tradizioni culinarie mondiali. Mentre alcuni potrebbero rimanere fedeli ai canoni classici delle grandi cucine nazionali come quella italiana o francese, l’apprezzamento espresso da Chan nei confronti della cucina britannica invita ad ampliare gli orizzonti gustativi ed esplorare anche quelle tradizioni meno celebrate ma non per questo meno ricche o valide.