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La Russia “pagherà” la ricostruzione ucraina, Brando Benifei (Pd – S&D): “Un provvedimento di giustizia”

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Francesco Ferrigno

Nelle scorse ore la Commissione Inta ha votato un provvedimento che stabilisce che sarà la Russia a pagare per la ricostruzione dell’Ucraina.

Un provvedimento di giustizia”. Così l’europarlamentare Brando Benifei (Partito Democratico – S&D), in esclusiva per Notizie.com ha commentato il voto in Commissione per il Commercio internazionale (Inta) con il quale si è stabilito che i fondi per la ricostruzione dell’Ucraina proverranno dai ricavati dei beni della Russia congelati dall’Ue a causa della guerra di aggressione contro Kiev.

 

È giusto – ha spiegato l’eurodeputato dem – che il costo per sostenere l’impatto economico della guerra scatenata dalla Russia in Ucraina non sia pagato dagli europei, pur nel contesto di una solidarietà che prosegue e va avanti”. In sostanza, come anticipato nei giorni scorsi dalla nostra testata, sarà la Russia stessa a pagare per la ricostruzione dell’Ucraina. Il provvedimento è giunto a conflitto ancora in corso, e ad ormai oltre 2 anni e mezzo dall’invasione del febbraio 2022.

La scelta di finanziare lo strumento di prestito all’Ucraina – ha continuato Benifei – tramite il ricavato degli interessi dei beni congelati russi è un provvedimento di giustizia”. Gli eurodeputati a maggioranza hanno votato a maggioranza un prestito eccezionale di 35 miliardi di euro. Si tratta di assistenza macrofinanziaria (Mfa) per “rispondere alle urgenti esigenze finanziarie dell’Ucraina a fronte della brutale guerra di aggressione della Russia”.

I fondi riguarderanno le entrate straordinarie realizzate grazie agli asset immobilizzati della Banca centrale russa (Bcr). Fondi che saranno girati a Kiev attraverso lo strumento del Meccanismo di cooperazione per i prestiti all’Ucraina, anch’esso istituito recentemente dalla Commissione Inta. In tal modo si renderanno immediatamente disponibili per l’Ucraina i futuri ricavi derivanti dai beni russi congelati, ma non solo. Passeranno per il Meccanismo anche i contributi degli Stati membri dell’Ue e di altri Paesi, in primis i partner del G7.

Conflitto tra Russia e Ucraina, congelati beni per 210 miliardi

L’Ue ha congelato, in base alle sanzioni, beni russi per un totale di circa 210 miliardi di euro. I governi europei hanno quindi deciso di accantonare le entrate straordinarie provenienti da essi. Il provvedimento approderà tra il 21 ed il 24 ottobre al Parlamento europeo riunito in Plenaria. È passato in Commissione con 31 voti favorevoli e solo 4 contrari (gli eurodeputati del Pfe, i Patrioti per l’Europa). Hanno votato sì anche gli europarlamentari italiani Daniele Polato, Francesco Torselli (Fratelli d’Italia – Ecr) e Brando Benifei (Partito Democratico – S&D).

Sarà la Russia stessa a pagare per la ricostruzione dell’Ucraina (ANSA FOTO) – Notizie.com

Il provvedimento – ha detto l’eurodeputato – ha avuto un largo sostegno nel voto in Commissione e sarà al voto in Plenaria la prossima settimana. Solo i Patrioti hanno votato contro”. Ma l’Ucraina potrà spendere soldi come vuole? Anche in armamenti? “Assolutamente no. – ha concluso BenifeiLe risorse sono destinate alla stabilizzazione macroeconomica, dunque a costruire il futuro del Paese fuori dalla guerra. È questo l’obiettivo dello strumento”. L’Ucraina, infine, otterrà l’assistenza, entro la fine del 2024 e fino alla fine del 2025, solo se continuerà ad impegnarsi nel sostenere la democrazia e nel rispetto dei diritti umani.

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Francesco Ferrigno