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Moldavia: Russia o Europa? Ecco a cosa serve il referendum

Published by
Matteo Fantozzi

La Moldavia farà parte della Russia o dell’Europa? In questi giorni la notizia rimbalza ovunque così come il conseguente referendum. 

A che servirà il voto dei cittadini in una situazione già di per sé complicata? Andiamo a scoprirlo insieme.

Moldavia: Russia o Europa? Notizie.com

Oggi, domenica 20 ottobre, i cittadini moldavi sono chiamati al voto per riscrivere la storia della Repubblica che solo nel giugno del 2022 aveva ottenuto lo status per essere paese candidato a entrare nell’Unione Europea. Le forti influenze russe, all’interno della nazione, avevano conservato la neutralità con un paese che aveva combattuto per entrare nell’UE nonostante non avesse mai snaturato quelle che erano da considerarsi le sue origini.

Il referendum servirà proprio a capire se il paese sarà destinato a emandare la costituzione nazionale ponendo come obiettivo l’ingresso nell’Unione Europea oppure se muoversi in direzione opposta. Allo stesso tempo capiremo chi guiderà il paese con da una parte il presidente uscente, e a caccia di un nuovo mandato, Maia Sandu, che si è dichiarata pro-UE, o altri leader con magari delle tendenze più filo-russe.

Di fatto i cittadini dovranno rispondere con un “Sì” o un “No” alla domanda: “Sostieni la modifica della Costituzione in vista dell’adesione della Repubblica di Moldavia all’Unione Europea?”. Un eventuale no potrebbe aprire degli scenari, fino a poco tempo fa, imprevisti.

Moldavia in Ue o no? Lo decide il referendum

La giornata di oggi sarà fondamentale per scoprire il futuro della Repubblica di Moldavia, sempre più in bilico tra l’Unione Europea e un’identità filo-russa. A metà giornata, però, si parla di un’affluenza appena del 22.5% della popolazione, secondo i dati della Commissione elettorale centrale, sperando che questo numero possa lievitare nel pomeriggio. Ricordiamo che per la validità del referendum servirà un’affluenza di almeno un terzo degli aventi diritto al voto.

Via al referendum in Moldavia (Notizie.com)

La presidenza, intanto, ha lanciato un allarme su quelli che sarebbero tentativi russi di interferire nel voto, affermazione però che Mosca ha già rispedito al mittente. Per le presidenziali, invece, sono ben undici i candidati con Maia Sandu, uscente e vicina all’Ue, al momento favorita anche se non certa della vittoria. Da tempo l’ex Presidente ha tagliato i ponti con la Russia, dichiarandosi estranea ai loro movimenti. E con la guerra contro l’Ucraina in atto è sicuramente una scelta che invita alla pace.

“Il nostro paese si trova di fronte a un bivio. Un gruppo di ladri sta cercando di ingannare le persone, promettendo loro denaro, fornendo informazioni false”, così è intervenuto il primo ministro Dorin Recean che ha voluto mettere in guardia i moldavi specificando che è importante rimanere vigili di fronte ai possibili tentativi di corruzione.

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Matteo Fantozzi