Migranti Albania: il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge Paesi sicuri. Cosa prevede, tutte le novità.
È durato circa 40 minuti il tavolo a Palazzo Chigi, attorno al quale il governo Meloni ha dato il via libera al dl che mira a risolvere lo stallo che si era creato dopo che il Tribunale di Roma non ha convalidato il trattenimento dei 12 migranti nel centro di Gjader, in Albania, perché Bangladesh ed Egitto non possono essere considerati Paesi sicuri, citando una sentenza della Corte di giustizia europea del 4 ottobre.
La misura prevede un elenco di diciannove Stati (inizialmente erano ventidue) e diventa norma primaria. In questo modo, l’esecutivo intende risolvere lo scontro di questi giorni con la magistratura. Il dl recepisce “le indicazioni della recente sentenza della Corte di giustizia Ue”, come hanno spiegato Alfredo Mantovano, Carlo Nordio e Matteo Piantedosi in conferenza stampa.
Il provvedimento ha forza di legge e contiene una nuova lista che verrà aggiornata periodicamente, dalla quale sono stati eliminati Camerun, Colombia e Nigeria, dove c’è un’eccezione territoriale: non sono sicuri in tutte le zone. “Nel momento in cui l’elenco dei Paesi sicuri è inserito in una legge, il giudice non può disapplicare la legge”, ha spiegato il ministro della Giustizia Carlo Nordio.
“Stiamo parlando di attuare una normativa europea ma anche di anticipare, come qualcuno ha detto, l’entrata in vigore di un sistema che noi riteniamo addirittura più dirimente e più stringente”, ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Migranti Albania, Mantovano: “Difficile individuare Paesi sicuri”
“Quello che vorrei dire, e non in chiave polemica, è che individuare un Paese sicuro è un procedimento complesso”, ha spiegato il sottosegretario Alfredo Mantovano dopo il via libera in Cdm del dl con disposizioni urgenti in materia di procedure per il riconoscimento della protezione internazionale. “Massimo rispetto da parte del governo per i giudici, ma vi sono delle competenze istituzionali”.
L’elenco dei Paesi sicuri verrà sottoposto una volta all’anno al Parlamento per essere aggiornato sulla base degli eventi politici internazionali. “Si tratta di una normativa europea che entrerà in vigore a giugno 2026. L’abbiamo solo anticipata”, aggiunge Tajani.
Dalle opposizioni arriva il commento di Angelo Bonelli, deputato di AVS e portavoce di Europa Verde: “Il decreto del governo non servirà a nulla, perché dovrà affermare che, improvvisamente e per motivi sconosciuti, i Paesi che prima non erano sicuri ora lo diventano. Può il governo, con un decreto, cancellare la realtà? Giorgia Meloni sta sfruttando questa vicenda e la disastrosa decisione dei centri in Albania per la sua propaganda, decisione che porterà allo spreco di un miliardo di euro. La destra attacca i magistrati che hanno applicato la sentenza della Corte di Giustizia Ue e la direttiva Ue, cercando di mascherare il fallimento dell’operazione in Albania”.
Il dl Paesi sicuri punta ad accelerare i tempi per la protezione internazionale e non a “valutare il singolo caso”. “Vogliamo ottemperare a un altro obiettivo: fare in modo che il ricorso a questo meccanismo non sia strumentalizzato per eludere il sistema delle espulsioni”, ha dichiarato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri.