Harvey Weinstein è stato colpito da un cancro al midollo osseo: è il famoso produttore degli scandali sessuali ad Hollywood.
Dopo i guai con la legge e con la società ora Weinstein deve affrontare la battaglia contro la malattia.
Il 72enne è stato colpito da una leucemia mieloide cronica. Adesso si sta sottoponendo ad una serie di cure approfondite nella prigione Rikers Island di New York dove è rinchiuso. Attualmente Weinstein sta scontando una condanna in carcere di 16 anni dopo la condanna per stupro in California.
A settembre l’uomo era sembrato emaciato e fragile, oltre che in sedia a rotelle, durante l’ultima udienza tenuta in Tribunale. Era stato infatti sottoposto a un intervento chirurgico al cuore d’urgenza. Il cancro che lo ha colpito è considerato una delle forme più rare secondo la Mayo Clinic. Al momento non è chiaro quanto sia grave la situazione clinica dell’ex produttore, ma date le patologie pregresse, compreso il problema al cuore che l’ha portato in sala operatoria, le condizioni di salute sarebbero molto complicate.
Harvey Weinsten è stato protagonista di numerosi scandali sessuali negli ultimi anni. Tutto è cominciato nel 2017 quando il New York Times ed il New Yorker hanno riportato le dichiarazioni di una dozzina di donne che accusavano di molestie sessuali l’allora produttore cinematografico.
Dopo queste prime denunce, sono state molte altre le donne che hanno trovato il coraggio di raccontare episodi simili che coinvolgevano l’uomo. A febbraio del 2023 è arrivata la condanna a 39 anni complessivi di reclusione proprio per la conferma di questi capi d’imputazione. Da questi episodi è nato il movimento #MeToo che dal 2017 si occupa proprio di fronteggiare gli atti di molestie sessuali sulle donne.
Tornando indietro nel tempo, però, già Gwyneth Paltrow aveva parlato di comportamenti scorretti a livello professionale in capo proprio a Weinstein. Era il 1998 ed il caso mediatico e giudiziario era ancora ben lontano dallo scoppiare. La famosissima attrice di Sliding Doors ha spiegato al Late Show di David Letterman come Harvey poteva “obbligare a fare una o due cose”.
Dal caso di Weinstein sono state tante le attrici che hanno trovato il coraggio per denunciare situazioni analoghe anche in altri Paesi, tra cui l’Italia. Basti pensare al caso mediatico che è ruotato attorno a Fausto Brizzi, regista tra gli altri di Notte prima degli esami, che però è poi risultato totalmente innocente dopo che è stato comprovato, in quel caso, che il fatto non sussisteva.