L’Ungheria ha chiesto la revoca dell’immunità per Ilaria Salis, accusata di aver aggredito due militanti di estrema destra. Cosa succede ora.
Viktor Orban non cede: dopo averlo preannunciato più volte, le autorità ungheresi hanno chiesto all’Europarlamento di revocare l’immunità parlamentare a Ilaria Salis, eletta in Italia con Alleanza Verdi e Sinistra mentre scontava una pena cautelare ai domiciliari a Budapest.
La storia dell’insegnante di Monza è nota: è accusata di aver aggredito due militanti di estrema destra a febbraio del 2023. La sua foto con le catene ai polsi e alle caviglie in Tribunale ha fatto il giro del mondo. È rimasta detenuta in Ungheria per 15 mesi, fino a che non ha potuto godere dell’immunità, venendo eletta al Parlamento europeo, dove milita nel gruppo The Left.
“Ho ricevuto la richiesta delle autorità competenti in Ungheria per la revoca dell’immunità parlamentare di Ilaria Salis”. La conferma della notizia è arrivata dalla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola prima dei voti in plenaria a Strasburgo. “La richiesta è stata inoltrata alla commissione Affari Legali”.
Poche ore prima dell’ufficialità, Salis lo aveva annunciato sui social: “Non è una coincidenza che la trasmissione della richiesta sia avvenuta il 10 ottobre”, ha commentato, raccontando che il giorno prima era intervenuta in plenaria sulla presidenza ungherese criticando “duramente l’operato di Orban. Evidentemente i tiranni faticano a digerire le critiche”.
Budapest ha intenzione di proseguire le indagini sulla presunta aggressione dell’attivista nei confronti dei militanti neonazisti, chiedendo la revoca dell’immunità parlamentare perché possa affrontare il processo. Ilaria Salis si è appellata al Parlamento europeo affinché “difenda lo stato di diritto e i diritti umani”.
Il portavoce di Orban a Salis: “Ti comporti da vittima, è disgustoso”
Il portavoce del governo ungherese Zoltan Kovacs ha prontamente risposto al post di Ilaria Salis su X: “Il fatto che ti comporti da vittima non è solo sconcertante, ma anche assolutamente disgustoso. Non sei stata arrestata per le tue opinioni politiche, sei stata arrestata e processata per casi di aggressione a mano armata contro ungheresi innocenti”.
Il caso è immediatamente diventato politico, causando lo scontro tra maggioranza e opposizione. “Le vittime dell’aggressione meritano giustizia ed è giusto permettere loro di capire, attraverso un equo processo, cosa sia realmente accaduto”. Sono le parole di Susanna Ceccardi, europarlamentare della Lega.
Intanto da sinistra è arrivata la voce di Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli (AVS) e di Pierfrancesco Maran (Pd) che hanno preso le difese di Ilaria Salis, e annunciato che voteranno perché resti libera.
Cosa succederà ora a Ilaria Salis
La richiesta di sospendere l’immunità parlamentare verrà valutata dalla commissione Affari Legali dell’Eurocamera e prima della decisione finale potrebbero passare diversi mesi. Nella prima settimana di novembre, verrà scelto l’eurodeputato che dovrà scrivere una relazione sulla vicenda.
Dopodiché verranno convocate delle riunioni durante le quali i commissari studieranno i documenti e potrebbero decidere di audire Ilaria Salis. A questo punto la richiesta sarà votata dalla Commissione, poi dal Parlamento europeo a maggioranza semplice. Il voto finale potrebbe arrivare all’inizio del 2025.
Se l’immunità venisse revocata, l’attivista manterrà l’incarico parlamentare perché il suo mandato è di natura nazionale, dunque dovrà essere l’Italia eventualmente a revocarlo.