Chi è Francesco Spano, il manager al centro di un nuovo “caso Boccia” al Ministero della Cultura

Oggi il capo di gabinetto del Ministero della Cultura Francesco Spano ha rassegnato le proprie dimissioni scatenando le polemiche.

Con sofferta riflessione mi sono determinato a rassegnarle le mie dimissioni dal ruolo di capo di gabinetto della Cultura con cui ha voluto onorarmi”. Così Francesco Spano, fino a poche ore fa capo di gabinetto del Ministero della Cultura, ha rinunciato al proprio incarico dopo appena 10 giorni dalla nomina.

Chi è Francesco Spano, al centro di un nuovo "caso Boccia" al Ministero della Cultura
Alessandro Giuli e Francesco Spano (ANSA FOTO) – Notizie.com

La lettera di dimissioni è stata consegnata direttamente al Ministro Alessandro Giuli il quale, dopo averle più volte respinte, le ha accolte. “A lui va la mia convinta solidarietà per il barbarico clima di mostrificazione cui è sottoposto in queste ore”, ha detto Giuli. La nomina di Spano aveva creato spaccature all’interno della maggioranza e dello stesso partito di maggioranza Fratelli d’Italia, essendo il manager sempre stato vicino al centrosinistra. Spano, inoltre, sarebbe al centro di un conflitto di interesse all’interno della Fondazione Maxxi. Il suo compagno, Marco Carnabuci, risultava consulente legale della stessa Fondazione.

Giuli è stato presidente della Fondazione dal 12 dicembre 2022 al 6 settembre 2024. Al suo posto, adesso, c’è la facente funzioni Maria Emanuela Bruni. La Fondazione gestisce l’omonimo Museo di Roma dedicato alle arti del XXI secolo. Del caso si occuperà un’inchiesta del programma Rai Report che andrà in onda domenica prossima. Francesco Spano ha 47 anni, è nato ad Orbetello, è laureato all’Università di Siena ed ha svolto il dottorato alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

Secondo i giornalisti di Report, Spano ha lavorato per la Human Foundation di Giovanna Melandri nel 2017. L’anno dopo la Human Foundation ha offerto una consulenza legale anche all’avvocato di Spano, Marco Carnabuci. Quest’ultimo nello stesso periodo ha ottenuto una nomina a consulente legale anche dal Maxxi, allora presieduto proprio da Giovanna Melandri. Carnabuci ha sempre ottenuto il rinnovo della consulenza legale da parte del Maxxi. Anche quando nel 2022 Francesco Spano è stato richiamato a fare il segretario del Museo durante la presidenza di Giuli.

Chiariamo le cose e chiariamo le date. L’avvocato Marco Carnabuci è stato chiamato dal Maxxi, nel giugno 2018, quando Francesco Spano non aveva nulla a che fare con il Museo”, ha però chiarito in una nota l’ex presidente del Maxxi Giovanna Melandri.

Non è tutto. La nomina di Spano è stata al centro di critiche omofobe all’interno delle chat di alcuni esponenti di Fratelli d’Italia, tra cui Fabrizio Busnengo, dimessosi da coordinatore di Fratelli d’Italia nel Municipio IX a Roma dopo che alcuni suoi messaggi sono stati pubblicati dai media. “Non volevo attaccare Spano sul piano personale, – ha detto Busnegomi sono limitato a riportare gli umori della nostra base. Respingo, dunque, le accuse di omofobia”.

Il contesto venutosi a creare, non privo di sgradevoli attacchi personali, non mi consente più di mantenere quella serenità di pensiero che è necessaria per svolgere questo ruolo così importante”, ha scritto Spano nella sua lettera di dimissioni. “Apprendo che ci sarebbe una sorta di presunto conflitto di interessi tra Spano e un’altra persona che risale al Maxxi, risale ai tempi della gestione di Melandri. – ha dichiarato la premier Giorgia Meloni – Nessuna di queste persone è stata nominata da Giuli. Bisogna chiedere conto a chi governava il Maxxi quando è accaduto. Perchè si dice adesso? Se lavori con quelli di destra tutto diventa più complicato. Ho altro di cui occuparmi”.

Tornando al curriculum di Spano, nel 2015 è finito nel mirino del programma Le Iene. Il manager, allora a capo dell’Unar, l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, era “accusato” di aver finanziato associazioni Lgbtq+ con dei giri poco trasparenti. Sul caso ha indagato la Corte dei Conti, ma tutto si è risolto con un nulla di fatto. Dopo il Boccia-gate, insomma, al centro delle cronache tra agosto e settembre, e sul quale adesso stanno indagando Procura della Repubblica di Roma e Corte dei Conti, un nuovo caso sta tenendo banco al Ministero della Cultura.

Francesco Spano, la reazione di Maria Rosaria Boccia

In quel caso al centro della vicenda c’erano l’ex Ministro Gennaro Sangiuliano e l’imprenditrice campana, di Pompei, Maria Rosaria Boccia. Quest’ultima, sui propri social, ha postato l’immagine di un secchiello di pop corn, come a volersi gustare lo spettacolo, per commentare le dimissioni di Spano. Ad esultare è stata anche l’associazione Pro Vita & Famiglia Onlus, che aveva criticato sin dal primo momento la nomina del manager a capo di gabinetto.

Spano nel 2015 è finito nel mirino del programma Le Iene
Francesco Spano (ANSA FOTO) – Notizie.com

Le dimissioni di Francesco Spano – hanno fatto sapere da Pro Vitasono la degna conclusione di una vicenda politica indecente gestita in modo fallimentare fin dal principio: il ministro Giuli non avrebbe mai dovuto promuovere un funzionario legato al Pd di cui lo stesso centrodestra pretese le dimissioni nel 2017 per lo scandalo Lgbt all’Unar e Palazzo Chigi non avrebbe mai dovuto dare il suo benestare”.

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