Diciottenne uccisa in casa mentre l’amica era andata a prendere da bere, serrate indagini in corso. Un coetaneo in caserma per ore, poi arrestato.
Doveva essere una serata tranquilla trascorsa a casa con l’amica del cuore, quella di Sara Centelleghe, la giovane donna uccisa nel suo appartamento a Costa Volpino, in provincia di Bergamo. Invece non ha fatto in tempo a compiere diciannove anni: la sua vita è stata interrotta da numerose coltellate. Un vicino di casa coetaneo interrogato dai carabinieri in caserma, è poi stato arrestato.
Il suo omicidio è avvenuto questa notte, sabato 26 ottobre, intorno all’una. Secondo le prime ricostruzioni, Sara stava trascorrendo un tranquillo venerdì sera in casa. La migliore amica intorno alle 1.15, sarebbe scesa per comprare da bere in un distributore automatico.
Risalita nell’appartamento avrebbe trovato la vittima a terra, senza vita con sangue ovunque. Ha urlato, chiesto aiuto e sul posto sono accorsi i vicini di casa che hanno tentato invano di rianimare Sara. E all’arrivo dei sanitari del 118 era ormai deceduta. “Abbiamo sentito delle urla un po’ strane e ci siamo chiesti cosa stesse succedendo”, è una testimonianza raccolta dalla Rai sul posto.
La diciannovenne viveva con la madre separata, che in quel momento non era in casa. Studiava all’istituto professionale socio-sanitario di Lovere, in provincia di Bergamo. Sul caso indagano i carabinieri della compagnia di Clusone e del nucleo investigativo di Bergamo, coordinati dalla Procura di Bergamo guidata dal procuratore Maurizio Romanelli.
Al momento si tenderebbe ad escludere l’ipotesi di una rapina. Nell’appartamento infatti, pare che nulla sia stato portato via. Tracce di sangue sono state rinvenute lungo le scale fino al garage del palazzo, situato nel centro di Costa Volpino. Una vicina di casa della vittima, a RaiNews parla di “impronte di piedi nudi e gocce di sangue”, Esclusa anche l’ipotesi dell’omicidio in ambito familiare.
L’amica del cuore di Sara è la testimone chiave del delitto ed è stata ascoltata dai carabinieri insieme con i vicini di casa, anch’essi in qualità di testimoni. Gli investigatori fin da subito hanno cercato tra conoscenti e amici della diciannovenne.
Da chiarire, la presenza di una terza persona, anche se l’amica avrebbe raccontato ai carabinieri che in casa c’erano solo loro due. Non si sa ancora se l’arma del delitto, presumibilmente un coltello da cucina, sia stato ritrovato.
“Sono in corso una serie di accertamenti volti alla raccolta di indizi per giungere all’individuazione dei responsabili”, hanno precisato gli investigatori”. La Procura di Bergamo e i carabinieri hanno bloccato e portato in caserma un coetaneo, un diciannovenne di origini indiane che abita in un palazzo vicino a quello di Sara. Dopo alcune ore di interrogatorio, avrebbe confessato ed è stato fermato. Dopo le formalità di rito è stato portato al carcere di Begamo.