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Tel Aviv, camion contro fermata del bus, decine di feriti: polizia sospetta terrorismo. Indagini in corso

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Giovanna Sorrentino

Tel Aviv, un camion si è schiantato contro la fermata del bus, 36 feriti e un morto. La polizia sospetta un attacco terroristico. 

Da un lato c’è la versione della polizia, dall’altra quella dei parenti del camionista: per i primi si è trattato di un attentato, per i secondi di un malore. È giallo sull’incidente avvenuto nella mattinata di domenica 27 ottobre, al nord di Tel Aviv, dove un camion si è schiantato contro una fermata dell’autobus.

Tel Aviv, camion contro fermata del bus, decine di feriti: polizia sospetta terrorismo. Indagini in corso (Ansa Foto) – notizie.com

Il portavoce della polizia sospetta un attentato terroristico e precisa che “l’aggressore è stato neutralizzato”, cioè è stato ucciso. Trentasei persone sono rimaste ferite dopo essere state investite nell’incidente. C’è un morto.

Tra loro,sei sono in gravi condizioni e venti leggermente ferite. Altre soffrono di ansia acuta. Molti sono anziani e si stavano recando in un museo per celebrare la Giornata nazionale in memoria delle vittime del massacro del 7 ottobre.

Il portavoce del servizio di ambulanze Magen David Adom, Zachi Heller ha spiegato che il camion ha colpito la fermata del bus ribaltandosi all’incrocio di Gillot. La zona si trova nei pressi di Herzliya, nel quartier generale del Mossad e di alcune unità di intelligence dell’Esercito israeliano, Idf.

I familiari del camionista: “Non è un attentato, ha avuto un malore”

L’autista si chiama Rami Nasrallah, sarebbe un arabo-israeliano residente a Kalanseva, come riporta la tv pubblica Kan. I suoi familiari parlano di “menzogna”. “Questo non è un attacco”, hanno dichiarato, spiegando che potrebbe essersi trattato di un incidente a causa di un malore. L’uomo soffrirebbe di “malattie e ha perso il controllo a causa di un problema cardiaco”.

Sull’episodio si sta ancora indagando per capire se si sia trattato davvero di un attentato. Stando alle prime ricostruzioni pubblicate dal Times of Israel, quando il camion è piombato sulla fermata, il bus si era appena fermato per far scendere le persone.

È una giornata importante a Tel Aviv, dove si tengono molte celebrazioni per il primo anniversario dell’attacco di Hamas del 7 ottobre, che ha causato la guerra a Gaza.

I familiari del camionista: “Non è un attentato, ha avuto un malore” (Ansa Foto) – notizie.com

Purtroppo la tensione cresce, c’è un’escalation. Hamas raccoglie militanti tra la popolazione palestinese fomentando l’odio”. Sono le parole del vicepremier e ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani.Mi auguro ci possa essere una de-escalation in tutta l’area, noi lavoriamo per la pace, per il cessate il fuoco a Gaza e in Libano e stiamo aiutando la popolazione civile”. Il capo della Farnesina ribadisce il sostegno di Tel Aviv: “Per noi la sicurezza di Israele è fondamentale, come la sicurezza dei civili in Libano e a Gaza”.

Cosa sta succedendo a Gaza. Domani il Consiglio di sicurezza Onu

Intanto nel nord della Striscia di Gaza, nella zona di Beit Lahiya, un raid di Israele ha causato la morte di 45 persone, tra cui donne, bambini e anziani. Nel bombardamento sono stati colpiti sei edifici dove, secondo l’agenzia di stampa palestinese, risiedevano le famiglie Abu Shdaq, Al-Masri e Salman. Nelle ultime tre settimane sono morte 800 persone.

Per favore, continuiamo a pregare per la pace, specialmente in Ucraina, Palestina, Israele e Libano, perché si ponga fine all’escalation”, è l’appello di Papa Francesco: “Troppe vittime innocenti! Vediamo ogni giorno immagini di bambini massacrati. Troppi bambini! Preghiamo per la pace”. 

Domani, lunedì 28 ottobre, si riunirà il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni unite per parlare dell’escalation in corso tra Israele e Iran, dopo il contrattacco di ieri. Teheran ha richiesto la riunione, accusando Tel Aviv di aver violato il diritto internazionale con i suoi attacchi.

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Giovanna Sorrentino