Questa mattina il gip ha interrogato in ospedale Jashandeep Badhan, presunto killer della 18enne Sara Centelleghe.
Jashandeep Badhan è stato interrogato in ospedale questa mattina dal gip del Tribunale di Bergamo. Il 19enne di origine indiana è accusato dell’omicidio di Sara Centelleghe, vicina di casa di 18 anni, a Costa Volpino.
Badhan è tornato ad ammettere le proprie responsabilità davanti alla giudice Alessandra Solombrino, che si è riservata ma che stretto giro dovrebbe convalidare il fermo emesso in precedenza dalla Procura della Repubblica bergamasca. Il 19enne è stato trasferito dal di via Gleno a Bergamo all’ospedale Papa Giovanni XXIII per essere tenuto sotto controllo sanitario e per impedirgli gesti di autolesionismo. Al nosocomio il presunto killer sta inoltre curando la ferita alla mano destra che si era accidentalmente causato mentre uccideva Sara.
“Doveva incontrarsi con l’amica di Sara per uno scambio di droga, fa uso di fumo. – ha detto l’avvocato del ragazzo Fausto Micheli, dopo l’interrogatorio di garanzia – Ancora non riesce a dare una motivazione razionale del movente. Si è spaventato e la situazione gli è sfuggita di mano. Si è meravigliato di questo gesto estremo“. Il legale ha anche detto che il ragazzo si è mostrato pentito, addolorato e provato.
Persisterebbero quindi ancora diversi dubbi sul movente. Non è ancora chiaro perché il 19enne di origine indiana abbia ucciso Sara Centelleghe, accanendosi con oltre 30 forbiciate sul suo corpo. Badham avrebbe quindi confermato al giudice di aver avuto un appuntamento con l’amica 17enne di Sara, che era nell’appartamento della ragazza e che ha raccontato di essere uscita per andare a prendere alcune bevande in un distributore automatico nelle vicinanze. Già alcune chat circolate avevano fatto emergere dubbi su questo aspetto: i due potrebbero essersi dati appuntamento.
Il 19enne, che risiede nello stesso complesso, si sarebbe diretto verso l’appartamento di Sara passando per le cantine che collegano le diverse strutture. La 17enne ed il presunto assassino non si sarebbero incrociati. Al ritorno, la giovane ha trovato l’amica in un lago di sangue: per lei non c’era già più niente da fare. Badhan si sarebbe poi allontanato facendo lo stesso percorso dell’andata, lasciando diverse tracce. La vittima si sarebbe anche difesa. I carabinieri hanno trovato, infatti, la camera completamente a soqquadro.
Un’aggressione violentissima che ha causato una profonda ferita anche sulla mano di Jashandeep Badhan, notata subito dai carabinieri quando il ragazzo è stato chiamato come persona informata sui fatti sabato scorso. “Ormai – ha detto Vittorio, il papà di Sara – è all’ordine del giorno che viene uccisa una ragazza, una donna, senza motivo. Per niente, Perché? Sara è morta per cosa? Mia figlia per cosa è morta? Io mi chiedo questo: perché?“.