Il maltempo sta flagellando il sud-est della Spagna e l’area di Valencia in particolare: il bilancio al momento è drammatico e l’emergenza è in corso.
Vigili del fuoco che si calano dall’elicottero per soccorrere persone intrappolate dall’acqua, imbragati e portati via prima pochi attimi prima che vengano travolti dalla corrente. Immagini impressionanti quelle provenienti dalla Spagna in queste ore. In appena 8 ore a Valencia è caduta la pioggia di un anno, causando al momento almeno 70 morti. Il bilancio è però in continuo aggiornamento, mentre gli esperti concordano: “Una simile violenza non si registrava da oltre 100 anni”.
Maltempo e inondazioni hanno colpito da ieri sera il sud-est della Spagna. Si tratta di una delle alluvioni più drammatiche dall’agosto 1996. Diversi Comuni sono completamente allagati: strade, autostrade e ponti interrotti. Alcune località e villaggi rurali sono ancora inaccessibili per i soccorsi. Tra le città più colpite ci sono L’Alcudia, nella regione di Valencia, e Letur, nella vicina provincia di Albacete (regione di Castilla-La Mancha). Qui 6 persone risultano disperse.
“Non vi lasceremo soli. – ha dichiarato il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez – Non possiamo considerare concluso questo episodio devastante. Il governo metterà a disposizione tutte le risorse possibili anche dell’Unione Europea se necessario”. Il re di Spagna Felipe VI si è detto “devastato”, mentre i deputati hanno osservato un minuto di silenzio in Parlamento.
Le autorità hanno chiesto ai residenti delle zone alluvionate di non viaggiare su strada, mentre il governo centrale ha istituito un’unità di crisi. Il Comune di Valencia ha annunciato che tutte le scuole e i giardini pubblici rimarranno chiusi mercoledì e che tutti gli eventi sportivi sono stati cancellati. Sono stati sospesi anche diversi collegamenti aeroportuali e ferroviari.
Lo straripamento dei fiumi e le piogge torrenziali, come già accennato, hanno colpito soprattutto la Comunità Valenciana dove si contano decine di morti, tra cui molti bambini. 8 comunità autonome restano ancora in allerta per forti piogge, tre di loro, Andalusia, Castilla-La Mancha e Catalogna, con un rischio significativo, al livello arancione.
Quasi 200 persone sono state soccorse durante la notte a Valencia e trasferite nelle caserme dei vigili del fuoco o nei rifugi, ma ci sono ancora decine di persone intrappolate. Le unità di emergenza e soccorso non sono riuscite a raggiungere l’intera zona colpita, sia a causa dell’intensità delle piogge sia per i crolli e le interruzioni delle strade di comunicazione. Una superstite ha raccontato che diversi conducenti sono stati sorpresi poco dopo le 20 di ieri sera sulla circonvallazione V-30. Lei e gli altri presenti hanno formato una catena umana tra tutti per mettersi in salvo.
“Noi ricercatori non sappiamo ancora se a causa del riscaldamento globale gli eventi meteo estremi sono diventati più frequenti. Ma siamo sicuri che sono diventati più violenti. – ha detto il fisico del clima del Cnr Antonello Pasini – L’alluvione su Valencia è stata dovuta a quella che chiamiamo una ‘goccia fredda’: una depressione con aria fredda all’interno, che si stacca dal flusso delle correnti d’aria che vanno da ovest verso est e scende alla latitudine della Spagna. Non è un fenomeno rarissimo, ma con il riscaldamento globale diventa più intenso”.