Via Avetrana dal titolo per la serie Qui non è Hollywood alla fine di una lunga polemica. Ma non ovunque. A Roma i cartelloni ci sono ancora e il dibattito non si placa.
La serie tv sul caso Sarah Scazzi è disponibile su Disney+, ma si porterà dietro ancora numerosissime critiche indipendentemente dal prodotto finale.
Qui non è Hollywood è una serie di cui si è iniziato a parlare molto tempo prima dell’uscita. I motivi, però, non sono legati alla sceneggiatura o alla regia. Bensì alle polemiche che accompagnano uno dei casi di cronaca più dibattuti degli ultimi vent’anni in Italia.
Fin da quando è iniziata a circolare la locandina le voci si sono alzate, convinte che quella scritta in gigante di “Avetrana” fosse un riferimento troppo invadente. E in grado di danneggiare un’intera comunità. È così che in ottemperanza ad un provvedimento emesso dal Tribunale di Taranto a seguito di un ricorso presentato dall’amministrazione locale, e in attesa dell’udienza del 5 novembre, Groenlandia e Disney hanno stralciato il nome di Avetrana dal titolo.
“Avetrana – Qui non è Hollywood” è diventata semplicemente “Qui non è Hollywood”. Tutto però si è mosso così rapidamente che i cartelloni pubblicitari affissi prima della decisione del giudice, almeno quelli di Roma, come testimonia la nostra foto, sono ancora in bella vista. Notizie.com ha contattato l’ufficio stampa di Disney+ ricevendo però un fermo “no comment” sulla vicenda.
Notizie.com ha contattato anche il sindaco di Avetrana Antonio Iazzi, che non ha apprezzato l’aggiornamento sulla vicenda: “Avevo avuto notizie dei manifesti con scritto Avetrana già a Milano, ora mi dite che ce ne sono anche a Roma. Sinceramente la trovo una cosa poco corretta. Stanno valutando tutto i legali”. Cosa accadrà ora?
Avetrana, il caso sulla serie è ancora acceso
Il caso sulla serie che tratta dell’omicidio di Sarah Scazzi e dei fatti di Avetrana, Qui non è Hollywood, è destinato ad andare ancora avanti per molto tempo. Quello che è evidente, come si può notare (è difficile non farlo) almeno di fronte al The Space al Parco de’ Medici a Roma, è che, nonostante la decisione dei giudici, è complicato “tornare indietro” e cancellare le tracce dell’ampia campagna pubblicitaria sulla quale campeggia il nome del Comune in provincia di Taranto in bella mostra.
Ma come è nato il dibattito? Tutto è nato dal forte sentimento degli abitanti di Avetrana stessa che si sono opposti nel vedere il loro Comune rappresentato solo ed esclusivamente per una vicenda di cronaca nera. Perché, sebbene sia anche vero che il nome è emerso prepotentemente in collegamento a quanto accaduto alla povera Sarah Scazzi, per molti si tratta del simbolo di casa, di ricordi familiari e di vita, più che di morte e dolore.
Tanto sentimento sui social network è diventato trend topic con l’hashtag #IOSonoAvetrana… proprio a dimostrare il senso di appartenenza ad un luogo di cui si è parlato moltissimo negli ultimi anni. Ma che ha molto in più da offrire che una pagina di cronaca nera.