Qual è la città dove si mangia meglio al mondo? La classifica stilata dai viaggiatori di tutto il Pianeta lascia l’amaro in bocca agli italiani.
Nel panorama globale delle destinazioni culinarie, un nuovo campione ha sorpreso tutti conquistando il gradino più alto del podio. Parliamo di Città del Capo, in Sudafrica, che ha superato mete gastronomiche rinomate come Milano e Valencia. Questa vittoria non solo porta alla luce la ricchezza della scena culinaria sudafricana ma ridefinisce anche le coordinate geografiche del gusto a livello mondiale.
I premi di Condé Nast Traveller sono tra i più prestigiosi nel settore dei viaggi e celebrano le migliori destinazioni votate da milioni di viaggiatori. Quest’anno, con un punteggio di 95,65, Città del Capo ha oscurato giganti culinari come Milano (95,20) e Valencia (95,00), dimostrando che la qualità e l’innovazione possono emergere anche fuori dai tradizionali circuiti gastronomici europei e asiatici.
La cucina di Città del Capo è un vero e proprio mosaico culturale. Le influenze africane si mescolano con quelle olandesi, malesi e indiane per creare sapori unici al mondo. Dalle speziate pietanze Cape Malay ai classici fish and chips fino ai rinomati vini locali: ogni boccone racconta una storia diversa ma ugualmente affascinante della città.
Le prime 10 città per il cibo secondo Condé Nast Traveller (ci sono due italiane)
Oltre a Città del Capo (95,65), Milano (95,20) e Valencia (95,00), nella top ten figurano Tokyo (94,78), Porto (94,48), Hong Kong (93,94), Bangkok (93,71), Roma (93,33), Singapore (92,90) e Sydney (92,50). La presenza di due città italiane conferma il ruolo centrale dell’Italia nel panorama culinario mondiale; tuttavia è impossibile ignorare l’emergere di nuove capitali gastronomiche che stanno riscrivendo le regole della cucina internazionale.
Cosa rende così speciale la cucina di Città del Capo? Senza dubbio la sua capacità di fondere insieme tradizioni diverse in piatti innovativi che mantengono comunque un legame profondo con la storia locale. Il bobotie si trasforma da semplice torta di carne speziata a simbolo dell’incontro tra culture differenti; i koesisters diventano non solo dolci ma messaggeri delle influenze malese sul territorio.
Questo riconoscimento a Città del Capo segna un momento importante per il riconoscimento globale delle diverse culture culinarie. Dimostra come il cibo possa essere uno strumento potente per raccontare storie complesse ed emozionanti legate all’identità culturale dei luoghi.