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Economia

Vedova a cui muore il marito all’improvviso: quanto le spetta di pensione di reversibilità

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Marco Sparta

L’Inps eroga la pensione di reversibilità ai superstiti, tra cui il coniuge, di un titolare di pensione defunto: come funziona e quanto spetta.

La pensione di reversibilità, istituita con un regio decreto legge del 1939, consiste in un trattamento pensionistico che viene riconosciuto ai superstiti di un titolare di pensione deceduto per garantire continuità di sostentamento.

Vedova a cui muore il marito all’improvviso: quanto le spetta di pensione di reversibilità (Notizie.com)

Questo trattamento viene erogato dall’Inps in percentuale rispetto a quanto percepiva la persona venuta a mancare e le percentuali sono stabilite dalla legge. Per quanto riguarda i superstiti, questi possono essere, in base a determinate condizioni: il coniuge (anche nel caso di unioni civili), i figli, i nipoti, i genitori o i fratelli che rispettano i requisiti stabiliti dalla legge per la pensione di reversibilità.

Pensione di reversibilità, quanto spetta ai superstiti del defunto: le percentuali

Con un messaggio pubblicato sul proprio sito, l’Inps ha fornito tutti i chiarimenti per quanto riguarda la pensione di reversibilità, ossia quel trattamento pensionistico rivolto ai superstiti di un titolare di pensione deceduto.

Pensione di reversibilità, quanto spetta ai superstiti del defunto: le percentuali (Foto da Ansa) – Notizie.com

I superstiti possono essere: il coniuge o l’unito civilmente, anche se separato o divorziato, ma in quest’ultimo caso deve essere titolare di assegno divorzile e non essere passato a nuove nozze; i figli minorenni, inabili a lavoro e a carico del genitore defunto o maggiorenni studenti, ma in quest’ultimo caso solo se a carico del genitore defunto e che non prestino attività lavorativa entro i 26 anni. In assenza del coniuge e dei figli, o se questi non rispettano i requisiti, al momento della morte del titolare della pensione, quella di reversibilità può essere riconosciuta ai genitori, ma solo se hanno compiuto il 65esimo anno di età, siano a carico del defunto e non siano titolari di pensione diretta o indiretta. Infine, in mancanza anche dei genitori o se questi non rispettano i requisiti previsti, la pensione di reversibilità può essere destinata ai fratelli celibi e sorelle nubili che siano a carico del de cuius, inabili al lavoro e non destinatari di pensione diretta o indiretta.

Pe quanto riguarda gli importi, come già accennato, questi sono erogati in percentuale rispetto all’assegno percepito dalla persona defunta. Nel dettaglio spetteranno:

  • 60% al coniuge solo;
  • 80% al coniuge e un figlio;
  • 100% coniuge e due o più figli;
  • 70% un figlio (in mancanza del coniuge o se questo non rispetta i requisiti);
  • 80% due figli;
  • 100% tre o più figli;
  • 15% un genitore (in mancanza del coniuge e dei figli o se questi non rispettano i requisiti);
  • 30% due genitori;
  • 15% un fratello o sorella;
  • 30% due fratelli o sorelle;
  • 45% tre fratelli o sorelle;
  • 60% quattro fratelli o sorelle;
  • 75% cinque fratelli o sorelle;
  • 90% sei fratelli o sorelle;
  • 100% sette o più fratelli o sorelle.

Per richiedere la pensione di reversibilità è possibile inoltrare la richiesta telematicamente sul portale dell’Inps o rivolgersi ad un patronato.

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