Manovra economica: cosa contiene il testo della legge in esame al Parlamento. Irpef, pensioni, cuneo fiscale, canone Rai, mutui. Tutte le novità.
Il Parlamento è al lavoro sulla nuova legge di Bilancio, che dovrà essere approvata entro il 31 dicembre di quest’anno. Dopo il via libera del governo e la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il testo è in esame al Parlamento.
Fino all’11 novembre sarà possibile presentare emendamenti, ma prima le commissioni Bilancio e Camera e Senato stanno ascoltando le parti sociali. Oggi, martedì 5 novembre, è il turno dei sindacati, che hanno già annunciato uno sciopero per il 29 novembre.
Sul piede di guerra anche i medici di Anaao-Assomed che incroceranno le braccia il 20 novembre. Anche i veterinari hanno annunciato lo stato di agitazione e potrebbero decidere di scioperare. Allo stesso modo i commercialisti, contro il no del governo alla proroga del concordato preventivo.
Manovra: il taglio al cuneo fiscale e le aliquote Irpef
Insomma, le parti sociali sono in subbuglio per alcuni interventi inseriti nella Manovra economica. Ma cosa prevede il testo? Vediamolo insieme nei dettagli. I due perni della legge sono il taglio al cuneo fiscale e le aliquote Irpef che diventano strutturali e su questi punti non dovrebbero esserci grosse novità dall’iter parlamentare.
La legge di Bilancio accorpa le aliquote Irpef su tre scaglioni. 23% fino a 28mila euro, 35% fino a 50mila euro (ma c’è l’ipotesi che scenda fino al 33%. La valutazione verrà fatta sulla base delle entrate derivanti dal concordato preventivo. La stima è 1,2 milioni circa) e 43% oltre i 50mila euro. Questo provvedimento vale circa 4,8 miliardi nel 2025, 5,5 nel 2026 e 5,2 nel 2027.
Per quanto riguarda il taglio del cuneo fiscale, il governo ha deciso di ampliare la platea dei lavoratori che possono beneficiarne. La soglia di reddito che permette l’accesso alla misura, salirà da 35mila a 40mila euro. I redditi fino a 20mila euro potranno beneficiare di una sorta di bonus non tassabile che varia a seconda del guadagno. Chi percepisce un reddito fino a 8.500 euro al 7,1% fino al 4,8% a ridosso dei 20mila euro. Man mano, a salire, ci sarà il sistema delle detrazioni fiscali. L’effetto in busta paga sarà di circa 100 euro medi in più mensili.
“In linea di massima ho trovato positività”, dalle parti sociali audite dalle commissioni Bilancio di Camera e Senato. “Tutti hanno apprezzato il taglio del cuneo fiscale e l’abbassamento delle tasse che quest’anno diventa strutturale”, ha commentato a Notizie.com Luca Cannata, deputato di Fratelli d’Italia in commissione Bilancio. “Anche la riduzione delle aliquote Irpef è stata apprezzata. Saranno tre e si lavorerà anche sulla base delle risorse del concordato preventivo per scendere al 33% per i redditi fino a 50mila euro”.
Fringe benefit e taglio degli sconti fiscali
Restando sul tema del lavoro, la Manovra contiene anche provvedimenti sui Fringe Benefit, con un occhio di riguardo ai nuovi assunti che si sposteranno dalla propria residenza di oltre 100 chilometri. Nel triennio 2025-2027 la soglia di esenzione fiscale per tutti sale a 2mila euro per i lavoratori con figli a carico.
La tassazione colpirà le auto a motore termico con l’aliquota che sale al 50%, mentre le ibride al 20% e le elettriche al 15%. Prevista anche una tassazione agevolata al 5% per i premi di produttività delle aziende ai lavoratori.
Arriva anche il taglio degli sconti fiscali per chi guadagna più di 75mila euro lordi all’anno. La platea è di circa 1,2 milioni di contribuenti e la regola generale è che il tetto delle detrazioni è fissato a 14mila euro per la fascia di reddito tra i 75mila e i 100mila. Le spese sanitarie e dei mutui per la prima casa sono escluse dal tetto del reddito.
La Manovra prevede un tetto agli stipendi dei manager delle Pubbliche Amministrazioni. La misura arriva nell’ottica di una spendig review voluta dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Il tetto ai compensi non potrà superare i 120mila euro lordi e non si applica alla Sanità, alle autorità indipendenti, alle Agenzie fiscali, all’Inps, all’Inail e all’Istat.
Pensioni minime, Quota 103, Ape sociale, Opzione Donna
Capitolo pensioni: la legge contiene provvedimenti per tutti i lavoratori che decideranno di mantenere il loro impiego pur essendo in età pensionabile. Il governo dunque, ha accantonato tutti gli incentivi per convincere i lavoratori a lasciare il lavoro prima. Rafforzato il Bonus Maroni: chi può andare in pensione con Quota 103 (62 anni e 41 di contributi) potrà avere in busta paga i contributi a carico del lavoratore, cioè il 9,19% della retribuzione. Senza effetti sull’assegno futuro.
L’aumento dell’assegno minimo di appena 3 euro (da 614,77 a 617,9 euro) ha fatto molto discutere la maggioranza. Forza Italia puntava almeno ai 630 euro, avendo l’obiettivo di arrivare al raggiungimento dei mille euro a fine legislatura.
Confermate Ape Sociale, Opzione Donna e Quota 103, che rispetto alla Manovra 2024 non subiscono modifiche. Ape sociale può essere ottenuto da chi ha almeno 63 anni e 5 mesi e si trova in una situazione di svantaggio (disoccupati, care giver, invalidità almeno del 74% e 30 anni di contributi, impiegati in attività usuranti con almeno 36 anni di contributi).
Opzione donna è rivolto a chi ha 35 anni di contributi e 61 anni (ridotti di un anno per ogni figlio fino a un massimo di due anni). Le donne che ne usufruiranno potranno andare in pensione in anticipo. Quota 103 infine, prevede la pensione anticipata per chi ha 62 anni e 41 di contributi.
Manovra: canone Rai e la stangata ai colossi del web
Il canone Rai per ora non ha ancora trovato spazio nella Manovra. Nel 2024 era passato da 90 a 70 euro e ora, senza un nuovo intervento, tornerà a 90 euro.
Arriva la stangata per le operazioni sopra i 2mila euro in Bitcoin, con l’innalzamento dal 26% al 42%. E un allargamento della platea per la web tax che colpisce i colossi del web. L’imposta attuale è al 3% e si applica per le grandi aziende che superano i 750 milioni di euro di ricavi globali e 5,5 milioni di fatturato in Italia. La Legge di Bilancio estende la tassa a qualsiasi impresa digitale che opera in pubblicità online mirata, vendita di dati e servizi di intermediazione.
Sanità e taglio al Fondo Automotive
Tasto dolente è il fronte della Sanità, con i medici sul piede di guerra che come scritto hanno annunciato lo sciopero. Sono stati auditi ieri, lunedì 4 novembre, alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, durante la quale hanno parlato di stanziamenti irrisori nella legge di Bilancio. I provvedimenti contenuti nella Manovra puntano a risolvere il problema delle liste di attesa e all’aumento delle indennità a medici e infermieri. Gli aumenti previsti sono stimati a 17 euro netti al mese per i medici e 7 euro per gli infermieri nel 2025.
Il testo di legge in esame alla Camera prevede un taglio al Fondo Automotive che era stato varato nel 2022 dal governo Draghi. La riduzione è di circa 4,6 miliardi di euro. La cosa preoccupa le opposizioni, che annunciano emendamenti “sulla sanità e sui temi del sociale. Ci preoccupa tutto il settore dell’Automotive, che a parole si vuole sostenere, ma in realtà ha subito un taglio impressionante”, dichiara ai nostri microfoni Silvio Lai, deputato Pd in commissione Bilancio. “Le imprese stanno chiedendo piani strutturali a lungo termina anche per l’edilizia, per uscire dall’effetto bonus, e piani sul tema dell’energia. L’Italia fa pagare alle imprese il costo della competitività. Presenteremo emendamenti che tenteranno di raddrizzare una Finanziaria che per com’è fatta è difficile da correggere: procede a macchia di leopardo senza una direzione di marcia”.
Manovra: rifinanziato il Fondo Mutui per la prima casa
Va meglio invece per il Fondo Mutui a garanzia della prima casa, che è stato rifinanziato e prolungato fino al 2027 con 130 milioni per il 2025 e 270 per il 2026 e 2027.
La Manovra prevede la revisione dell’accisa sul gas naturale, superando il sistema basato sul cosiddetto acconto storico. Gli acconti mensili saranno commisurati al consumo e cambia la distinzione tra usi civili e industriali del gas naturale, in usi domestici e non. Lo stesso vale per l’elettricità.
Al vaglio del Parlamento, la misura sulla benzina e diesel che mira ad allineare le accise. Dovrebbe prevedere un taglio per la benzina e un rialzo per il gasolio. L’obiettivo è incentivare l’uso del diesel.
“La coalizione di centrodestra è coesa e ci troviamo in una difficile situazione geopolitica. Le problematiche sono diverse, a partire dai 3000 miliardi di debito pubblico. Stiamo rispettando le regole del patto di stabilità, dimostrando credibilità a livello internazionale”, commenta Cannata ai nostri microfoni. “Alla Camera stiamo lavorando in modo sereno. Nella fase emendativa ci saranno correzioni, ma la Manovra segue le nostre priorità: prudenza, crescita, responsabilità e politiche attive”.
“Sappiamo bene che il 97/98% della Manovra è quella e non si tocca. Per il resto qualcosa si può modificare o migliorare”. Così, al Corsera, Tommaso Foti, capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia. “Ma ci diamo un limite. Non credo nemmeno che tutti i miei deputati presenteranno ciascuno due emendamenti”.