Elezioni Usa 2024: il candidato repubblicano Donald Trump, a voto ancora in corso, ha denunciato brogli in uno stato in bilico, la Pennsylvania.
“Se perdo un’elezione, se è un’elezione giusta, sarei il primo a riconoscerlo“. Poi, appena due ore dopo: “Denuncio voci su enormi brogli elettorali in Pennsylvania”. Il candidato repubblicano Donald Trump è passato dalla serenità all’irrequietezza, agitando i propri sostenitori, quando ormai manca pochissimo alla chiusura dei seggi.
Comincerà così com’era finita 4 anni fa, il lungo momento della conta dei voti alle elezioni presidenziali Usa. Trump non ha mai riconosciuto la sconfitta contro Joe Biden. Se di strategia si tratta, lo si capirà presto. Anche perché la Pennsylvania è uno degli stati in bilico sui quali si giocherà la partita della Casa Bianca. È rimasta in silenzio la candidata democratica Kamala Harris per tutta la giornata di votazioni.
Una strategia, questa sì, per lasciare un palcoscenico privo di nemesi politica all’avversario. Che, come ampiamente previsto, ha già cominciato ad urlare. Un silenzio, quello dei democrat, interrotto solo dal marito di Harris, Doug Emhoff, che ha detto di pensare di vincere queste elezioni in quanto la moglie sarebbe riuscita a recapitare il proprio messaggio ai cittadini americani.
Vedremo. Si parte da testa a testa e non sarà una notte come le altre, specialmente per le forze dell’ordine e le autorità, chiamate a garantire l’ordine e la sicurezza in un’America a stelle e strisce che ribolle, anche se in maniera differente, da una parte e dall’altra. Fbi, polizia, guardia nazionale e tutti gli altri corpi federali e non, hanno in questi minuti in mente solo un ricordo. Quasi quattro anni fa, una folla di sostenitori di Donald Trump ha attaccato il Campidoglio degli Stati Uniti. Era il 6 gennaio 2021, il tycoon aveva perso le elezioni qualche settimana prima.
“Si sta parlando molto di enormi brogli a Philadelphia. Intervengano le forze dell’ordine“, ha scritto Trump sulla sua piattaforma Truth Social. Sono già oltre 250 i membri della guardia nazionale che in 15 Stati stanno fornendo supporto alle operazioni di voto. Altri membri della guardia nazionale, circa 85, sono inoltre in in Colorado, Washington Dc, Florida e Nevada, in vista di potenziali disordini.
Elezioni, le lunghe ore del voto: Stati Uniti blindati
Questa mattina un 25enne è stato arrestato in Michigan per avere minacciato un attacco violento in caso di vittoria di Donald Trump. Le autorità federali hanno riferito che il giovane, Isaac Sissel, aveva inviato la sua minaccia al National Threat Operations Center dell’Fbi in West Virginia, affermando: “Condurrò un attacco contro la feccia cristiana conservatrice nel caso in cui Trump vinca le elezioni”.
La polizia ha poi fermato un uomo che stava cercando di entrare a Capitol Hill con una torcia e una pistola lanciarazzi. Gli agenti hanno dichiarato che l’uomo è stato fermato durante un controllo di sicurezza al Capitol Visitor Center. Secondo le autorità, l’uomo puzzava di carburante e aveva con sé una torcia e una pistola lanciarazzi. I funzionari hanno cancellato le visite pubbliche a Capitol Hill per il resto della giornata.