Trasporti in tilt in tutta Italia per lo sciopero dei lavoratori del trasporto pubblico locale. Lo scontro per la Manovra economica.
Nel venerdì nero per i viaggiatori, i lavoratori del trasporto pubblico locale hanno incrociato le braccia per chiedere il rinnovo del contratto collettivo nazionale, maggiori risorse per il comparto e una riforma strutturale del settore, con un occhio anche alla sicurezza sul lavoro, soprattutto dopo l’aggressione che ha visto vittima il capotreno a Genova.
Lo sciopero nazionale di 24 ore, il primo senza fasce di garanzia in quasi vent’anni, è stato organizzato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna ed ha raggiunto picchi di partecipazione del 100% in Italia. E finisce nel mirino politico di Notizie.com perché i lavoratori del comparto hanno scioperato in contemporanea con la discussione in corso in commissione Bilancio alla Camera sulla Manovra economica.
Il governo ha stanziato 120 milioni in più al settore dei trasporti pubblici locali. Troppo pochi per le sigle sindacali, che chiedono maggiori stanziamenti per rinnovare il parco autobus e per il rinnovo contrattuale. Secondo una stima di Anav, Astra, Agens e la Conferenza delle Regioni, all’appello dei conti mancano 900 milioni per poter rinnovare la contrattazione collettiva ferma dal 31 dicembre 2023. E altri 500 per garantire l’efficienza dei veicoli in strada.
Niente (o quasi) autobus, metro, tram e treni locali in tutta Italia da Nord a Sud, con disagi avvertiti maggiormente nelle grandi città di Milano, Roma e Napoli. Intanto, dopo un primo incontro di oggi al Mit, il viceministro Edoardo Rixi ha proposto ai rappresentanti sindacali presenti, un ulteriore momento di confronto, allargato ad aziende ed enti locali. Si terrà il 12 novembre alle 18. “Saremo soddisfatti quando il contratto si chiuderà, un tavolo di questo tipo non può produrre una discussione”, ha dichiarato Stefano Malorgio, segretario generale Filt Cgil.
Rixi: “Gli scioperi vanno limitati o sarà difficile garantire qualità del servizio”
“Il nostro Ministero ha fatto 26 miliardi di investimenti su rinnovo mezzi e altri aspetti”, ha dichiarato il viceministro dei Trasporti Edoardo Rixi. “Ma serve trovare un equilibrio che permetta di garantire qualità del settore e benessere economico dei lavoratori e sicurezza dei passeggeri. Il governo quest’anno mette 120 milioni di euro in più ma il problema è in prospettiva. Le varie interruzioni e i vari scioperi devono essere limitati o il tema della qualità del servizio diventa difficile”.
Alla manifestazione dei lavoratori del trasporto pubblico locale a Roma, a Porta Pia, ha partecipato anche la segretaria del Pd Elly Schlein: “I pendolari non riescono ad arrivare in tempo al lavoro e 120 milioni per il 2025 non sono sufficienti per un fabbisogno che il sindacato stima di oltre un miliardo. Tagliano i servizi ai cittadini”.
