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Esteri

Scontri Amsterdam: “Voci di ostaggi ma nessuna conferma” e la versione dei pro-Palestina

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Giovanna Sorrentino

Situazione ancora tesa ad Amsterdam dopo gli scontri di ieri prima e dopo la partita di calcio Ajax-Maccabi, valida per l’Europa League e terminata con la vittoria dell’Ajax per cinque a zero. 

Secondo le ricostruzioni ufficiali i sostenitori della squadra ospite sono stati vittime di aggressioni fuori dallo stadio Johan Cruyff Arena. Ma i pro-Palestina stanno per dare il via proprio in questi minuti a un corteo davanti al Municipio di Amsterdam per sottolineare la loro versione dei fatti: tifosi del Maccabi Tel Aviv avrebbero strappato una bandiera palestinese vicino alla struttura sportiva. Il presunto video a riprova di quanto affermano è stato pubblicato sulla pagina Instagram pro-Palestina free.palestinese.nl.

Scontri Amsterdam: “Voci di ostaggi ma nessuna conferma” e la versione dei pro-Palestina (Ansa Foto) – notizie.com

La notizia era già trapelata nelle ultime ore. Ma la veridicità del video è da confermare e l’episodio sarebbe avvenuto quando la situazione era già precipitata. Intanto il Times of Israel ha fatto sapere che si sono perse le tracce di una decina di tifosi israeliani, ma non lancia alcun allarme. Probabilmente non possono mettersi in contatto con i familiari perché hanno perso o rotto il telefono durante le violenze di ieri sera, giovedì 7 novembre.

Intanto alla polizia di Amsterdam sarebbero arrivate voci di una possibile situazione di ostaggi e persone scomparse, “ma al momento non ha alcuna conferma che ciò sia avvenuto. Anche questo è oggetto di indagine”, come ha fatto sapere su X.

Il Ministero degli Esteri di Tel Aviv ha diramato un elenco provvisorio di una decina di cittadini che mancano all’appello. La diplomazia ha fatto sapere che stanno continuando gli sforzi per contattarli e riportarli a casa. E che l’elenco non è completo e potrebbe ancora cambiare.

Dieci feriti, cinque in ospedali, 67 arresti

Il bilancio è di dieci cittadini israeliani, cinque portati in ospedale, feriti dopo gli scontri tra tifosi di ieri sera ad Amsterdam, avvenuti prima e dopo la partita di calcio Ajax-Maccabi. Il numero è ufficiale e arriva al Ministero degli Esteri di Israele. Secondo le ricostruzioni, i sostenitori della squadra ospite sono stati vittime di aggressioni fuori dallo stadio Johan Cruyff Arena. Da accertare ancora l’entità delle ferite. L’attacco sarebbe stato premeditato.

Un portavoce della polizia di Amsterdam ha parlato di 67 arresti, violenti che “hanno cercato attivamente i tifosi israeliani per attaccarli e aggredirli”, come ricostruito da polizia, Procura e Comune di Amsterdam, che parlano apertamente di “comportamenti antisemiti”. Il Municipio ha fatto sapere che nei prossimi giorni aumenterà i dispositivi di sicurezza.

Gli scontri sono scoppiati nonostante il divieto di manifestazione filo-palestinese imposto dalla sindaca di Amsterdam Femke Halsema. “Questa esplosione di violenza contro i tifosi israeliani va oltre ogni limite e non può essere giustificata in alcun modo”, si legge in una nota firmata da Procura, polizia e sindaco di Amsterdam. “Non ci sono scuse per il comportamento antisemita mostrato ieri sera dai rivoltosi che hanno cercato attivamente tifosi israeliani per attaccarli e maltrattarli”. 

Dieci feriti, cinque in ospedali, 67 arresti ad Amsterdam dopo gli scontri (Ansa Foto) – notizie.com

La polizia in assetto antisommossa è intervenuta più volte in diverse parti della città per scortare i tifosi israeliani fino agli alberghi. E anche adesso li scorteranno fino all’aeroporto. Le autorità hanno invitato i cittadini israeliani a sporgere denuncia alla polizia. La tensione è ancora altissima e secondo il Times of Israel, gli israeliani avrebbero avuto la disposizione di non esporre simboli ebraici per strada e di tornare a casa il prima possibile.

Sull’episodio ha preso parola anche il premier israeliano Benjamin Netanyahu, denunciandone la “gravità”, e chiedendo al governo olandese di adottare “azioni rapide e decise”, per garantire la sicurezza dei cittadini israeliani. Dell’episodio si sta occupando in prima persona anche il neo ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar, che sta volando per i Paesi Bassi dov’è atteso dall’omologo Caspa Veldkamp. “Il nuovo antisemitismo prende di mira Israele e il suo diritto di esistere e difendersi”, ha dichiarato Sa’ar.

Del caso si parlerà al Consiglio europeo informale di oggi, venerdì 8 ottobre, a Budapest, dove sul tavolo è in programma proprio la questione Medio Oriente.Affronterò anche gli attacchi antisemiti assolutamente scandalosi e abominevoli di ieri sera contro i cittadini israeliani ad Amsterdam”, ha scritto su X il premier olandese Dick Schoof.

Aerei da Tel Aviv per portare i tifosi israeliani a casa. Le reazioni internazionali

Intanto sono in arrivo due aerei da Tel Aviv per riportare a casa i tifosi che si trovano ad Amsterdam. “Le immagini crude dell’assalto ai nostri cittadini ad Amsterdam non saranno ignorate”, ha fatto sapere Netanyahu. Video di aggressioni e disordini sono diventati virali sui social e ritraggono alcuni tifosi mentre entrano in un bar prendendo di mira altre persone. In altri video si sentono cori che incitano alla violenza.

Guardiamo con orrore, questa mattina, le immagini e i video scioccanti che dal 7 ottobre speravamo di non vedere mai più: un progrom antisemita attualmente in corso contro i tifosi del Maccabi Tel Aviv e i cittadini israeliani nel cuore di Amsterdam, nei Paesi Bassi”. Sono le parole del presidente di Israele Isaan Herzog.

Il fondatore del partito per la libertà e la democrazia (Vvd) che è al governo in Olanda, Geert Wilders, ha parlato di vero e proprio “progrom”. “Siamo diventati la Gaza d’Europa”, ha scritto su X, “Musulmani con le bandiere palestinesi a caccia di ebrei. Le autorità saranno considerate responsabili per il loro fallimento nel proteggere i cittadini israliani”. 

Sulla situazione è intervenuta sui social la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno: “Nella città di Anna Frank abbiamo assistito al ritorno della caccia all’ebreo. Molti cittadini per salvarsi dalla violenza degli attivisti pro-Hamas hanno gridato I’m not a Jewish. È l’ennesimo punto di non ritorno che in questi mesi abbiamo raggiunto ma non ci possiamo voltare dall’altra parte. Anche per questo ho voluto fortemente la creazione di una task force del Parlamento europeo contro l’antisemitismo. Contrasteremo questo orrore che distrugge la nostra democrazia”.

Von Der Leyen: “In Europa non c’è posto per l’antisemitismo”

A tutti coloro che da mesi hanno demonizzato tutto ciò che è israeliano o ebraico chiedo di condannare fermamente la violenza di ieri sera. Oppure si è arrivati a un punto tale che ciò non è più possibile?”. A porsi la domanda è il rabbino olandese Yanki Jacobs dopo gli scontri tra pro-Pal e tifosi del Maccabi Tel Aviv.

Anche Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea ha condannato la violenza tra i tifosi, dichiarandosi “indignata per gli attacchi vili della notte scorsa contro cittadini israeliani ad Amsterdam”. E ancora: “Condanno con forza questi atti inaccettabili. L’antisemitismo non ha assolutamente posto in Europa. E siamo determinati a combattere tutte le forme di odio”.

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Giovanna Sorrentino