Nel 2025 questi pensionati non potranno lavorare volendo: si giocheranno l’assegno

Quota 103 è stata nuovamente confermata dal Governo per il prossimo anno: quali sono i requisiti per lasciare in anticipo il lavoro.

Il Governo ha deciso di prorogare Quota 103 anche per il prossimo anno, così come le altre forme di pensionamento anticipato. Oltre al rifinanziamento della misura, nella Manovra non sono previste modifiche per la misura che, dunque, dovrebbe rimanere invariata anche per quanto riguarda i requisiti di accesso.

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Nel 2025 questi pensionati non potranno lavorare volendo: si giocheranno l’assegno (Notizie.com)

Confermato anche il divieto di non poter sommare l’assegno pensionistico con redditi da lavoro, fatta eccezione per quelli derivanti da lavoro autonomo, ma entro una determinata soglia annuale che deve essere rispettata per evitare la sospensione della pensione anticipata che viene erogata sino al raggiungimento dell’età anagrafica pensionabile.

Quota 103 confermata dalla Manovra: i requisiti per accedere alla pensione anticipata

La Legge di Bilancio, che nelle prossime settimane verrà approvata definitivamente dopo l’iter parlamentare, contiene al suo interno anche le conferme per le misure di pensionamento anticipato, che già sono in vigore.

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Quota 103 confermata dalla Manovra: i requisiti per accedere alla pensione anticipata (Notizie.com)

Fra queste anche Quota 103, introdotta in via sperimentale nel 2023, poi confermata per l’anno successivo e adesso nuovamente prorogata. Non sono previste, come già accennato, alcune variazioni, tutto rimarrà invariato rispetto all’anno in corso. Potranno, dunque, richiedere il pensionamento anticipato i lavoratori che hanno compiuto il 62esimo anno di età e maturato 41 anni di contributi. Di quest’ultimi, 35 devono essere ottenuti senza tener conto di contributi figurativi dovuti a disoccupazione, infortuni e malattia.

Al raggiungimento dei requisiti, la pensione anticipata non viene subito erogata, ma verrà posticipata per via delle finestre mobili di attesa che sono di 7 mesi per i lavoratori del settore privato, mentre di 9 per quelli appartenenti al settore pubblico.

Infine, è stato confermato anche l’obbligo per chi beneficia della pensione anticipata di non poter percepire redditi da lavoro, ad eccezione di quelli derivati da lavoro autonomo occasionale che comunque non possono superare la soglia massima dei 5mila euro lordi all’anno. Non rispettando tale divieto, si rischia la sospensione dell’assegno di pensione anticipata. Per il calcolo, anche nel 2025, si applicherà il tetto di importo (4 volte il minimo) fino al raggiungimento del requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia.

È necessario sapere anche che chi soddisfa i requisiti per accedere a Quota 103, ma decide di rimanere al lavoro potrà beneficiare di un incentivo, ossia la possibilità di rinunciare al versamento dei contributi previdenziali che verranno, invece, corrisposti in busta paga.

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