Messaggi razzisti inviati ad afroamericani residenti in America. L’Fbi apre un’indagine in seguito alla denuncia delle associazioni per i diritti umani.
A dare la notizia, la Cnn, mentre alcuni seggi elettorali stanno decidendo chi farà parte della Camera dei rappresentanti Usa. Il caso è stato aperto in seguito alle denunce del gruppo americano per i diritti umani Nazional Association for the Advancement of Colored People (Naacp).
La vittoria di Donald Trump ha riaperto alcune ferite, che in fondo non si sono mai risanate, nella storia degli Stati Uniti d’America. Una di queste è quella del razzismo. Messaggi ed sms razzisti a uomini e donne, ma anche studenti delle scuole medie e delle Università, sarebbero stati inviati da ignoti ad afroamericani dell’Ohio e di molte parti del Paese, tra cui Alabama, California, Pennsylvania e Tennessee. E su di essi ora indagano le autorità statali e federali, compresa l’Fbi. Anche la Federal Communications Commission sta incoraggiando i cittadini a denunciare eventuali minacce.
Il caso della ragazzina, la mamma: “È stato inquietante”
Il tono usato nei messaggi era simile, ma variavano nella formulazione. In uno, arrivato a una ragazzina, si leggeva che la comunità nera è stata “selezionata” per la schiavitù e assegnata alla raccolta del cotone. A denunciare è stata la madre Tasha Dunham, che ha raccontato che nel testo c’era il nome della figlia e di averlo letto prima che la ragazzina si recasse all’allenamento di basket. Nel messaggio c’era anche il fantomatico indirizzo a cui la piccola avrebbe dovuto recarsi: la sede di un museo. “È stato molto inquietante”, ha dichiarato la donna, che ha denunciato l’accaduto alle autorità locali.
In altri messaggi si intimava a chi li riceveva di presentarsi in un luogo specifico con le proprie cose, o menzionavano l’amministrazione Trump. “La realtà è che eleggere un presidente che, storicamente, ha abbracciato e, a volte, incoraggiato l’odio, porta a questo”, ha dichiarato il capo del gruppo Naacp Derrick Johnson.
Messaggi razzisti sarebbero arrivati anche agli studenti della comunità nera dell’organizzazione NAACP in Missouri, come dichiarato dal presidente della sezione Nimrod Chapel. “Ciò indica un gruppo ben organizzato e dotato di risorse che ha deciso di prendere di mira di americani in base al colore della nostra pelle”.
“La minaccia e la menzione alla schiavitù nel 2023, non sono solo profondamente inquietanti, ma perpetuano un’eredità del male che risale a prima dell’era di Jim Crow e ora cerca di impedire agli afroamericani di godere della stessa libertà di perseguire la vita, la libertà e la felicità”, ha concluso Derrick Johnson.