Il caso del padre che a Padova seviziava in ospedale il figlio di 5 mesi non sarebbe l’unico del suo genere: il 22enne mirava ad ottenere i sussidi.
“Il reato di maltrattamenti dei minori è in costante crescita”. Ha creato orrore ed indignazione il caso del 22enne di Padova scoperto da medici e forze dell’ordine mentre seviziava il figlio di 5 mesi in ospedale.
Della terribile vicenda ne abbiamo parlato con Roberto Colasanti, criminologo clinico e investigativo, colonnello dei carabinieri in congedo, rappresentante dell’associazione Pro Territorio e Cittadini odv che presta assistenza alle vittime dei reati del codice rosso. Il criminologo, in esclusiva per Notizie.com, ha specificato che il caso è tutt’altro che unico, e che i maltrattamenti sono in crescita in Italia.
“Purtroppo il caso in esame non può essere considerato né unico né raro – ha detto Colasanti – in quanto il reato di maltrattamenti dei minori è in costante crescita”. L’episodio è avvenuto pochi giorni fa a Padova. Un uomo di 22 anni di origine sinti, residente a Padova, è stato arrestato dagli uomini della polizia di stato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni gravi. Secondo pm e Questura l’intenzione del giovane era quella di creare problemi permanenti al neonato. In questo modo avrebbe ottenuto in futuro dei sussidi pubblici motivati dalla condizione del figlio.
“Sovente gli aguzzini dei bambini in così tenera età – ha continuato il criminologo investigativo – sono proprio i genitori o le persone conviventi”. A ritenere il 22enne responsabile le prove raccolte dai poliziotti subito dopo la segnalazione da parte dei medici dell’ospedale di Padova. L’uomo aveva portato lui stesso il piccolo in pronto soccorso per dei problemi respiratori. Il neonato era stato subito trasferito in Terapia intensiva nel reparto di Pediatria.
Il criminologo a Notizie.com: “Il sistema di allerta ha funzionato”
Il neonato presentava inspiegabili lesioni al cavo orale, con conseguenze su lingua, tonsille e palato. C’erano poi danni anche ad organi interni, come i reni. Non è tutto. Secondo gli operatori sanitari il piccolo continuava a peggiorare, specie dopo le visite del genitore. Quest’ultimo era tra le pochissime persone che potevano avvicinarsi al piccolo. Una circostanza che li ha spinti a rivolgersi alla polizia, che ha installato alcune microcamere nel reparto. È così stato accertato che, quando era sicuro che non potesse essere visto da nessuno, il 22enne seviziava il neonato.
“Di positivo in questo caso – ha spiegato Colasanti – c’è che il sistema di allerta attivato dai sanitari ha funzionato bene e per il bimbo si è aperta una nuova prospettiva di vita”. I poliziotti, infatti, sono riusciti ad arrestare l’uomo in flagranza di reato. È rimasto sempre in silenzio. Il padre del bambino, con un precedente di polizia per truffa, è disoccupato, non risulta aver mai lavorato. Ha anche un secondo figlio, un bambino di 3 anni. Al momento la moglie, madre dei due bambini, una ragazza di 20 anni, non avrebbe responsabilità. La donna ha detto finora di non essersi mai accorta dei comportamenti del compagno.