Piazze ad alta tensione in Italia, dalla violenza in piazza a Bologna alla manifestazione pro-Palestinese e Milano. Cosa sta succedendo.
Da un lato Casapound e la Rete dei Patrioti, dall’altro il collettivi antifascisti. Doveva essere l’ultimo sabato di campagna elettorale, ma Bologna è diventata teatro di manifestazioni e scontri con la polizia.
La giornata era temuta da giorni, da quanto, contro la volontà del Comune è stata autorizzata per il pomeriggio di ieri, sabato 10 novembre, una manifestazione della Rete dei Patrioti e Casapound, che si sarebbe dovuta concludere in piazza XX settembre, a pochi passi dalla stazione centrale di Bologna.
La notizia che il corteo si sarebbe concluso proprio nel luogo della strage del 2 agosto 1980, attuata dal terrorismo nero, ha fatto balzare dalla sedia la rete antifascista del capoluogo emiliano, che ha considerato la scelta dei gruppi di estrema destra come una provocazione. Così, la decisione di mobilitarsi. Anche il sindaco Matteo Lepore aveva chiesto di spostare la manifestazione lontano dalla stazione.
L‘Anpi e Cgil in mattinata hanno organizzato un presidio in piazza del Nettuno davanti al sacrario dei partigiani, al quale hanno partecipato anche Elly Schlein, Nicola Fratoianni ed esponenti del Movimento 5 Stelle. Nel pomeriggio poi, è cominciato in corteo della Rete dei Patrioti e Casapound, accolto in città con insulti e liquidi lanciati dalle finestre.
La manifestazione si è fermata dietro al cordone della polizia in tenuta antisommossa all’ingresso della piazza dove nel frattempo si erano radunate molte persone che cantavano Bella ciao e lanciavano insulti al corteo di estrema destra. Dal centro è partito anche il corteo dei collettivi studenteschi che si è scontrato con la polizia quando ha tentato di avvicinarsi ai manifestanti di estrema destra.
Tre poliziotti sono rimasti lievemente feriti, ma sono riusciti a tenere lontani i gruppi antagonisti. Dopo gli scontri con la polizia, la situazione è tornata alla calma e i collettivi si sono diretti verso l’autostazione. Oltre ai collettivi di sinistra, si sono schierati contro i gruppi di estrema destra anche circa 200 anarchici, che hanno intrapreso un corteo senza preavviso.
Nello stesso giorno a Milano migliaia di persone sono scese in piazza per partecipare al corteo Pro Palestina. Cartelloni e bandiere, una foto di Yahya Sinwar, leader di Hamas tra i responsabili dell’attacco del 7 ottobre.
“Un applauso ai ragazzi di Amsterdam, che hanno dato una lezione”, si è sentito dire ai manifestanti, incitando a “farlo anche qui”. Poco prima del via al corteo, alcuni manifestanti si sono ritrovati davanti al McDonald’s di Largo Cairoli per boicottare la catena di fast food, accusata di dare pasti gratis ai soldati israeliani. “Ogni volta che mangiate un panino, mangiate il sangue dei palestinesi”.
“Le organizzazioni neofasciste siano sciolte, andava fatto già da tempo”, ha dichiarato in mattinata la segretaria Dem Elly Schlein mentre partecipava al presidio di Anpi e Cgil.
“A Bologna ancora una volta le forze di polizia, schierate a difesa della sicurezza pubblica e della libertà di manifestare sono state oggetto di vergognose aggressioni e violenze da parte di gruppi di facinorosi”, ha dichiarato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. “Confido che tutte le forze politiche e sociali del paese, senza tentennamenti o speciosi distinguo, sappiano prendere le distanze da comportamenti pericolosi ed inaccettabili in democrazia”.
La violenza in piazza si è velocemente spostato nel dibattito politico, con il vicepremier Matteo Salvini che ha parlato di “centinaia di delinquenti rossi che hanno dato la caccia al poliziotto nel centro di Bologna: quelli non sono manifestanti di sinistra, quelli sono criminali Rossi il cui posto giusto è la galera”.
Intanto L’Emilia Romagna si prepara per le elezioni regionali di domenica 17 e lunedì 18 novembre. Elena Ugolini, candidata del centrodestra, lunedì riceverà il sostegno della premier Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini in una manifestazione unitaria del centrodestra. Nessun comizio con i leader nazionali del centrosinistra, per adesso, è previsto nell’agenda di Michele De Pascale.