Altissima tensione in Medio Oriente: gli Houthi dello Yemen hanno attaccato poche ore fa alcune navi militari statunitensi.
Missili e droni contro la portaerei Uss Abraham Lincoln e due cacciatorpedinieri. Ad annunciarlo è stato il movimento islamico yemenita Houthi. Non è ancora chiaro se le navi abbiano subito danni significativi. I guerriglieri hanno al momento solo sottolineato di aver sventato un attacco in preparazione.
Bisogna ricordare che da diversi mesi nel Mar Arabico e nel Mar Rosso sono presenti navi militari a protezione delle rotte ripetutamente prese di mira dagli Houthi, alleati dell’Iran. I raid sono cominciati con l’inizio della guerra di Israele nella Striscia “in solidarietà con il popolo di Gaza”. “Ci saranno conseguenze per questo attacco sconsiderato”, ha detto il portavoce del Pentagono, il generale Pat Ryder, escludendo danni alla Lincoln.
Nelle ore precedenti all’attacco alla Lincoln le forze armate di Stati Uniti e Regno Unito hanno sferrato tre raid sul governatorato di Al Bayda, nell’ovest dello Yemen, un’area controllata dagli Houthi. Uccidendo almeno 10 militanti. Poco dopo, gli Houthi hanno lanciato un assalto contro la portaerei Usa Abraham Lincoln nel Mar Arabico e due cacciatorpediniere americane nel Mar Rosso.
“L’operazione ha raggiunto con successo i suoi obiettivi”
“Le forze missilistiche e i droni delle forze armate yemenite hanno condotto due operazioni militari specifiche. – ha dichiarato il portavoce del movimento Yahya Sarea – La prima operazione ha preso di mira la portaerei americana situata nel Mar Arabico con diversi missili da crociera e droni. Mentre il nemico americano si preparava a eseguire operazioni ostili contro il nostro Paese. L’operazione ha raggiunto con successo i suoi obiettivi. Ha permesso di sventare l’operazione che il nemico americano stava preparando contro il nostro Paese”.
Le operazioni contro le navi militari statunitensi sarebbero andate avanti per 8 ore. I ribelli hanno preso di mira le imbarcazioni Usa con droni e missili mentre transitavano nello stretto di Bab al-Mandab. Le navi “sono state attaccate da almeno 8 sistemi aerei senza equipaggio di attacco unidirezionale, 5 missili balistici antinave e 3 missili da crociera antinave. Sono stati ingaggiati e sconfitti con successo”.
L’operazione multinazionale Prosperity Guardian
Come già accennato, negli ultimi giorni la coalizione Usa-Gran Bretagna ha portato avanti molteplici attacchi aerei sula capitale Sanaa e sulle province di Amran e Sadaa. Sul caso degli attacchi alle navi, Ryder ha puntualizzato che “la Uss Stockdale e la Uss Spruance sono state attaccate con droni e missili, i quali sono stati neutralizzati con successo”.
Le navi militari americane si trovano in quell’area di Mar Arabico, Mar Rosso e Golfo di Aden da dicembre 2023, quando è stata lanciata l’operazione multinazionale Prosperity Guardian. L’obiettivo è proteggere la navigazione delle navi commerciali collegate in qualche modo a Israele. Più di una volta anche le imbarcazioni italiane sono state prese di mira dagli Houthi. Questi ultimi hanno ripetutamente dichiarato che gli attacchi non finiranno fino a quando lo Stato ebraico non cesserà le operazioni militari contro la Striscia.