La storia di Ahoo Daryaei ha smosso anche il mondo degli artisti di strada con aleXsandro Palombo che ha voluto dimostrare la sua vicinanza con un murales a Milano, Freedom.
L’opera d’arte è stata realizzata proprio di fronte al consolato dell’Iran di Milano e ritrae una giovane donna in intimo. Sullo slip capeggia la scritta Freedom che oltre a essere il titolo dell’opera è anche un grido d’aiuto.
Il murales mostra una ragazza, ispirata in forme e colori ad Ahoo, che passeggia in intimo con le braccia conserte come in forma di protesta. Sullo slip leggiamo il titolo dell’opera che è più un motto Freedom e cioè Libertà in italiano. Simbolicamente il bikini è decorato con la bandiera dell’Iran a dimostrare come la ragazza sia contraria ai regimi ma non al suo paese.
Non è la prima volta che aleXsandro Palombo dimostra sensibilità nei confronti dell’argomento e che dunque si batte, con le sue opere, per sostenere i diritti delle donne iraniane. La morte di Mahsa Amini aveva portato alla realizzazione di tre opere con protagonista Marge Simpson, nota protagonista del cartone animato firmato Matt Groening, che tagliava i suoi iconici capelli blu per ricordare proprio un’altra donna oppressa dalle imposizioni di un paese.
Mahsa Amini era stata arrestata il 13 settembre del 2022 dalla polizia religiosa in Iran a causa della mancata osservanza di una legge molto rigida quella sull’obbligo del velo. La donna morì in circostanze non rivelate, che alzarono grandissime polemiche. Una situazione molto simile a quella di Ahoo Daryaei che è stata vittima dell’oppressione appena alcuni giorni fa.
Ahoo Daryaei, cosa ha fatto la donna protagonista del murales di aleXsandro
Ahoo Daryaei e la sua scomparsa fanno parlare anche in Italia a fronte del murales di aleXsandro Palombo realizzato proprio fuori dal Consolato dell’Iran di Milano. Ma cosa è successo alla ragazza? Il 2 novembre la studentessa dell’Università islamica di Azad e Teheran era stata arrestata dopo il suo gesto di protesta contro gli obblighi imposti alle donne.
La studentessa si era spogliata rimanendo in biancheria intima, nel cortile del dipartimento di Scienze e Ricerca dell’Università Islamica Azad di Teheran, per protestare sulla repressione perpetuata nei confronti delle donne. Hossei Simaeil, ministro della Scienza, della Ricerca e della Tecnologia ha parlato del gesto della studentessa sottolineando che ha infranto le regole ed è stato immorale. Mentre la responsabile delle relazioni pubbliche dell’Università Azad, Amir Mahjoub, ha parlato della studentessa come sotto pressione e sofferente di problemi mentali.
La protesta si allarga: il caso arriva a Londra e non solo
Il caso di Aho Daryaei ha scatenato un vero e proprio caso in tutto il mondo anche grazie alla potenza dei social network che l’hanno resa virale. A Londra è arrivato un altro gesto molto forte e cioè quello di Rokhsare Mkhani, studentessa di Teheran che si è mostrata, per protesta, in biancheria intima a Trafalgar Square. Questo è stato un modo per dimostrare all’Iran che esistono società libere dove questo gesto non rappresenta un crimine.
#آهو_دریایی https://t.co/XiU2KWfSqO pic.twitter.com/pDDjauqie6
— Rokhsare Mkhani, Ph. D. (@RokhsareMkhani) November 7, 2024
In Italia l’impatto dell’episodio è stato davvero molto forte, tanto che il 17 novembre prossimo a Lamezia, in piazza Mazzini, è stato indetto un flash mob di protesta per quanto accaduto ad Ahoo. A organizzarlo è stato l’associazione Logos&Polis per alzare il tono sull’arresto con invito a partecipare rivolto al mondo dell’associazionismo e delle istituzioni.
“Intervenga la Farnesina”
La deputata di Azione Federica Onori, segretaria della commissione Esteri, ha chiesto alla Farnesina di scendere in campo per chiedere informazioni sulle sorti della studentessa.
“Chiediamo di avere informazioni su Ahoo Daryaei. Ho chiesto al Ministro Tajani, attraverso un’interrogazione, quali azioni intenda intraprendere per ottenere informazioni aggiornate da parte delle autorità iraniane sulla sorte di questa ragazza”.
Questo perché, come spiega la deputata, è una vicenda con numerosi lati oscuri che lascia molti dubbi. La studentessa è stata arrestata violando i diritti umani da parte del governo iraniano in nome della Sharia.